I carabinieri festeggiano in borgo Castello

A Gorizia i duecento anni dell’arma dei carabinieri verranno celebrati ufficialmente domani mattina nella sede del 13° Reggimento Fvg di via Trieste con la consegna dei riconoscimenti ai militari che si sono distinti nello svolgimento del servizio.
Intanto ieri pomeriggio l’Associazione nazionale carabinieri ha reso omaggio all’anniversario organizzando un concerto sul piazzale Seghizzi in Borgo Castello adornato dal pubblico.
Nella rinnovata scenografia di piazzale Seghizzi l’Orchestra civica di fiati “Città di Gorizia” ha dato vita a un suggestivo programma aperto con la marcia d’ordinanza “La Fedelissima” e l’Inno alla Gioia, per poi spaziare tra i generi proponendo brani eterogenei come la sinfonia d’apertura della “Norma” di Vincenzo Bellini o il mix con le colonne sonore di uno dei più importanti autori italiani per musiche da film quale è stato il premio Oscar Nino Rota.
«Sarà un programma variegato, come variegate sono le specialità dell’Arma», è stato spiegato in apertura ricordando in ordine sparso anche i tanti caduti: da Salvo d’Acquisto ai morti di Nassiriya passando però anche dai 10 carabinieri rastrellati e uccisi alle Fosse Ardeatine o i 2700 militari che per essersi rifiutati di applicare le leggi razziali sono stati a loro volta deportati nei campi di concentramento.
«Questo bicentenario - è stato sottolineato - cade poco dopo le celebrazioni dei 150 anni dall’Unità d’Italia. Questo significa che l’istituzione dei carabinieri risale a prima dell’unificazione. L’Italia ha ereditato questa specialità che si caratterizza per la sua vicinanza ai cittadini e come a ricordato papa Francesco, l’invito è a non cessare d’essere costruttori di pace».
Al concerto, oltre alle autorità, sui gradoni dell’anfiteatro si sono accomodati anche molti cittadini che non hanno perso l’occasione di dimostrare il proprio affetto nei confronti dell’istituzione.
Stefano Bizzi
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