«I locali goriziani possono garantire un minimo di trenta coperti al giorno»

Una soluzione ci sarebbe: una sorta di “mensa diffusa” in grado di soddisfare per ogni pasto un minimo garantito di 30 coperti. Per il servizio-mensa in convenzione rivolto agli universitari di Gorizia si era aperto, nei giorni scorsi, uno spiraglio. Entro un paio di settimane il problema potrebbe essere risolto. La quadratura del cerchio era arrivata in una riunione organizzata nella sede di Confcommercio. Insieme ai rappresentanti dell'Ardiss e a quelli degli studenti, al tavolo si erano seduti il presidente della Camera di Commercio, e della stessa Ascom, Gianluca Madriz (nella foto) e 8 ristoratori cittadini. Nonostante l'avvio teso, al termine dell'incontro le parti avevano trovato una soluzione in grado di superare l'impasse legata alla richiesta di garantire almeno 30 coperti a pasto. «L'idea - aveva spiegato Francesco Saltarin, rappresentante degli studenti del Polo di via Alviano - è di dividere la quota tra più locali fino al raggiungimento dei posti richiesti».
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