I sindacati: con i giapponesi Ansaldo allarga il mercato

Un nuovo partner industriale per far crescere ancora l’Ansaldo sistemi industriali (Asi). L’auspicio lanciato dai sindacati al momento della messa in vendita di Asi si è avverato ed ora le...

Un nuovo partner industriale per far crescere ancora l’Ansaldo sistemi industriali (Asi). L’auspicio lanciato dai sindacati al momento della messa in vendita di Asi si è avverato ed ora le organizzazioni dei metalmeccanici sono più “fiduciose” sul futuro dell’Azienda. Ma soprattutto c’è il riconoscimento nei confronti di Lynn Tilton, a capo del fondo finanziario Patriarch che ora passa la proprietà di Asi al colosso giapponese Nidec, di aver mantenuto la promessa sulla volontà di rilanciare l’azienda dopo un lavoro molto serio di ristrutturazione.

«Non è un fondo finanziario, è un gruppo industriale e soprattutto non è concorrente di Ansaldo - commenta il segretario della Fiom di Monfalcone, Thomas Casotto - per noi è la vendite è una notizia positiva. Era la stessa azienda che diceva di aver bisogno di un partner industriale per crescere. Ma soprattutto il colosso giapponese è una realtà presente in tanti mercati diversi, permetterà ad Ansaldo di allargare il suo portafoglio e l’offerta». Non è ancora tutto definito, l’ufficializzazione della vendita sarà fatta la prossima settimana (le procedure di cessione andranno avanti alcune settimane) ma Casotto si cice «moderatamente ottimista».

«Bisognerà comunque attendere che il gruppo prenda possesso dell’azienda e confrontarsi sui piani industriali - avverte il segretario Fiom - dalle indiscrezioni che abbiamo raccolto la Nidec puntava a completare la sua gamma di offerta e Ansaldo ha quello che mancava. È un gruppo industriale, non più finanziario, per noi è la migliore delle ipotesi per Ansaldo che ha fatto investimenti importanti a Monfalcone, ultimo quello del capannone. È una cosa positiva in un panorama preoccupante».

Anche il segretario provinciale Fim, è fiducioso. «Il Fondo Patriarch ha operato bene e ha mantenuto le promesse - spiega - Ansaldo era un’azienda di grande potenziale che è stata recuperata e rilanciata, non come aveva fatto la gestione americana precedente che era stata disastrosa. La nostra preoccupazione era che, come paventato in passato, prima ancora del fondo della Tilton, arrivasse un concorrente come la Semens che avrebbe acquisito una realtà così piccola per prendersi il Know-how e poi chiudere. Abbiamo chiesto che non succeda. La Nidec che ha acquisito Asi è interessata alla produzione e pensiamo che le condizioni siano buone. Anche il management è stato riconfermato. I segnali sono buoni, vedremo le ricadute occupazionali». (g.g.)

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