I testi non si presentano, altro rinvio in Appello

I due testimoni non si sono presentati a processo, e l’udienza in Corte d’Appello a Trieste è stata rinviata al prossimo 8 giugno. È quanto accaduto in aula lunedì scorso, quando erano attesi i testi, orbitanti nel mondo della droga, chiamati a deporre a fronte della riapertura parziale dell’istruttoria dibattimentale disposta dalla Corte in relazione ai metodi “poco ortodossi” assunti durante le indagini anti-droga, per i quali sono stati condannati dal Tribunale di Gorizia il maresciallo Domenico Monagheddu, all’epoca alla guida del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Monfalcone, e i due sottoposti Nicola Di Tria e Giuliano Giacobbi. Nel procedimento di primo grado erano stati condannati anche Ivano Tiburzi e l’avvocato Alessandro Ceresi.
La parziale riapertura dell’istruttoria dibattimentale con la deposizione dei due testi, accusatori di Monagheddu, era stata decisa dalla Corte che aveva accolto la richiesta dello stesso legale difensore del maresciallo, avvocato Gianni Morrone, il quale aveva posto l’obiezione in ordine alla mancata audizione in forma di legge.
A fronte dell’assenza dei due testi, il giudice ha disposto il rinnovo della notifica, considerando altresì che, qualora non si presentassero verrà ordinato l’accompagnamento coattivo, con l’intervento delle forze dell’ordine.
Durante l’udienza è stato riscontrato che per uno dei due testimoni non c’era prova dell’avvenuta notifica, mentre per l’altro, trasferitosi fuori dalla nostra regione, la notifica non ha avuto buon fine. Da qui, dunque, il rinvio del procedimento al prossimo 8 giugno.
Durante il processo di primo grado, le deposizioni dei due testimoni erano state dichiarate inutilizzabili. L’uno, infatti, aveva reso le due dichiarazioni senza l’assistenza di un legale, per l’altra, che si era avvalsa della facoltà di non rispondere, era stato acquisito il verbale delle proprie dichiarazioni, senza permettere il contraddittorio.
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