I Verdi: «Rimpasto della giunta Kukanja dopo il caos-tasse»

DUINO AURISINA. Il “fuoco amico” del Pd contro la giunta di centrosinistra ha aperto una falla nel muro di consenso che ha portato all'elezione del sindaco Vladimir Kukanja nel 2012. Dopo le perplessità del capogruppo e segretario dei democrats Michele Moro sul caos-cartelle Imu («Non chiedo dimissioni: che l'assessore faccia una valutazione propria») e la replica piccata del primo cittadino («Questi personaggi dovrebbero prima esser presenti alle riunioni di maggioranza e poi giudicare») è ora la compagine dei Verdi, pur rimasta fuori dall'aula, a chiedere con forza un passo indietro, con un comunicato a firma di Rossano Bibalo, direttore provinciale del partito.
Parecchi i motivi di dissenso, a partire dalla gestione della vicenda Rilke e della Protezione civile fino al nodo insoluto della strada di Visogliano, passando per la costruzione della giunta, le cartelle-pazze e la scarsa convocazione di tavoli. «A due anni dall'aver appoggiato questa maggioranza – scrive Bibalo - non possiamo esimerci dall'evidenziare come la giunta "scelta" dal sindaco sia una vera delusione. Da parte nostra non c'è stata e non c'è alcuna partecipazione alle scelte della maggioranza, di quella che in campagna elettorale era promessa come un'azione comune e coordinata di tutta la coalizione, che ha contribuito al supposto felice ritorno del centrosinistra alla guida del Comune. Ogni promessa è stata vana e i risultati si vedono. Confusione e incapacità di ascolto regnano». Per i Verdi è ora di «abbandonare qualsiasi ruolo silente in cui il sindaco ci vorrebbe relegare. Se questo è il percorso che preferiscono per la rielezione lo accetteremo, ma non lo subiremo. Non si creda che sarà sufficiente riconvocare fantasmi di tavoli di coalizione solo in prossimità delle elezioni». Insomma, per i Verdi «la misura è stata superata», soprattutto per «gli elettori che ci hanno votato». «Che – conclude - anche se insufficienti a eleggere un consigliere, meritano rispetto. Chiediamo quindi a Kukanja di rimettere gli incarichi di giunta a un ricostituito tavolo della maggioranza che lo ha eletto e di ricondurre il lavoro della maggioranza nelle promesse elettorali e programmatiche: meno giochi di partiti e più spazio all'efficienza e capacità».
Intanto oggi in municipio alle 8.30 ci sarà sul tema cartelle-pazze la Commissione trasparenza, richiesta dall'opposizione e accordata dal centrosinistra, cui i cittadini possono partecipare. In casa Pd, dopo la reazione del sindaco, il commento di Moro è: «Non mi si può tacciare in pratica di essere un avvoltoio solo perché mi rifiuto di difendere a spada tratta l'indifendibile: gli errori sull'Imu ci sono stati e hanno arrecato disagi, punto. Non è il momento di spararsi addosso e infatti io non ho chiesto dimissioni ma di cogliere un segnale sì. Per quanto mi riguarda, l'operato per esempio di Massimo Veronese è stato lineare e corretto: nell'Urbanistica non vi sono stati scossoni né problemi». «Su Corigliano mi sono già espresso – prosegue – e nutro motivi di scontento anche su Kobau e Kukanja, che in particolare non ho visto di recente a eventi importanti per la cittadinanza, come quelli di questo fine settimana, oppure al tavolo Paes, dove erano presenti le realtà produttive più rilevanti del territorio, come Cantiera Burgo e Pineta del Carso». «Detto ciò – conclude Moro – il Pd resta fedele al patto di legislatura. Questo è uno sprone a fare meglio e ad ascoltare ciò che pensa la gente, spiace per i toni e livelli bassi».
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