Il commissario Miani affiancato da Laus

Ufficialmente le dimissioni di Giuliano Regolin da segretario gradese del Carroccio sono state date per «motivi personali». A dirlo è il segretario provinciale della Lega Nord, Walter Sepuca, che precisa come il regolamento interno preveda che le dimissioni siano irrevocabili. «Accetto le dimissioni – scrive Sepuca - e ringrazio il segretario uscente per il lavoro svolto. Proseguo con il lavoro di preparazione per le elezioni amministrative, dopo aver consultato il segretario nazionale Massimiliano Fedriga e il direttivo provinciale, e ho nominato commissario il vice segretario Elia Miani che traghetterà il partito assieme all’attuale direttivo». I generici motivi personali espressi nelle dimissioni da Regolin sono in ogni caso, evidentemente, legati al fatto che gli altri, o almeno parte dei componenti del direttivo («che stanno lavorando molto bene», dice il commissario Miani) non concordava con quanto avrebbe voluto il segretario. Su tutti l’indicazione quale candidato sindaco di Igino Mantoani che, come è noto, ha rinunciato. Al suo posto è stato scelto come possibile candidato sindaco (ha dato la sua disponibilità) Nunzio Brunetto. A ogni modo in tanti sono pronti a scommettere sulla probabilità che possa saltar fuori anche qualche altro nome. Negli accordi con le varie forze di centrodestra contrarie al candidato Roberto Marin, espressione del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Alleanza gradese e Lega Grado) il Carroccio vorrebbe indicare il candidato alternativo, ma dovrà confrontarsi con gli altri, in particolar modo con il candidato che Autonomia responsabile metterà sul tavolo. Nonostante la sezione di Grado sia affidata al commissario Miani, pare che nell’isola il punto di riferimento sia principalmente Giorgio Laus (nella foto), con un passato anche da assessore comunale, che è l’estensore principe del programma elettorale. (an.bo.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








