Il Comune continua a tagliare la spesa per il sociale: -1,5%

CORMONS. Spesa dedicata al sociale che scende al 27% del totale delle uscite comunali e l'opposizione attacca duramente l'amministrazione comunale. È stata bagarre in Consiglio comunale infatti l'altra sera tra giunta e capogruppo di Terra Cormonese Mario Riz, che ha puntato il dito contro la gestione Patat nel campo dei servizi sociali. «Nel 2015 - l'analisi del consigliere di opposizione relativamente alla discussione sul bilancio consuntivo - si è toccato il fondo: mai prima era stato impegnato solo il 27% della spesa per questo settore. Un calo di un punto e mezzo percentuale dall'anno precedente, quando già la quota era molto bassa al 28,5%, ben al di sotto delle quote superiori al 30% delle annate precedenti. Questi numeri testimoniano una sola cosa: che l'amministrazione Patat si riempie la bocca con l'impegno per il sociale ma si tratta semplicemente di balle. La verità è che più la crisi morde e più il sindaco e i suoi assessori diminuiscono i fondi destinati a chi sta peggio». «Ormai sono nove anni che state amministrando - ha concluso Riz - e la conclusione è che in questo lasso di tempo avreste potuto fare scelte di lungo periodo che portassero dei vantaggi ai cittadini, ed invece avete via via diminuito gli aiuti nei loro confronti».
Un attacco frontale, che però la vicesindaco Lucia Toros ha respinto al mittente: «Come giunta ci siamo purtroppo trovati ad affrontare gli anni peggiori della crisi economica. È con una politica da formica che nonostante ciò in questi anni siamo riusciti a garantire tutti i servizi e anzi ad accantonare 531mila euro di possibili investimenti per il 2016. Nonostante le difficoltà, dunque, non siamo stati delle cicale: siamo stati in grado di rispondere a tutte le esigenze che ci venivano richieste, e soprattutto nel campo del sociale abbiamo assicurato supporto e sostegno a tutte le categorie: certo, i problemi sono molti, i cittadini che risentono del difficile momento economico sono tanti. Ma il Comune ha sempre cercato di dare un aiuto concreto a chiunque bussasse alla propria porta, per quelle che erano le possibilità e non solo».
E lo stesso sindaco Patat ha ricordato come «siamo un Comune che fornisce servizi di ogni tipo, e nonostante le numerose spese che dobbiamo affrontare (sottinteso ci sono asilo nido, casa di riposo e mensa scolastica) e che quasi tutti gli altri Comuni del circondario non hanno, riusciamo a essere il più virtuoso dopo Dolegna e Gorizia come addizionale Irpef con una percentuale del solo 0,6 per mille e l'esenzione totale per chi ha un reddito inferiore ai 15mila euro. Per citare esempi di Comuni vicini, Mossa ha lo 0,8 per mille, Farra varia dallo 0,5 allo 0,8 a seconda dell'Isee, Gradisca, comunità dalle dimensioni simili alle nostre, oscilla tra lo 0,5 e lo 0,8. E sulla Tasi siamo fermi all'1,6 per mille, quando per citare altri esempi limitrofi Mariano applica l'1,9 e Gradisca il 2 per mille. E nonostante ciò veniamo attaccati sul nostro impegno e sulla nostra attenzione alle fasce più deboli: ma di cosa stiamo parlando? Sono accuse che non reggono».
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