«Il depuratore di Borgnano è fuori norma»

CORMONS. «Iris e il Comune di Cormons mettano a posto il depuratore di Borgnano. L'appello è di Ettore Ribaudo, coordinatore provinciale del Mir: la richiesta riguarda lo scarico di acque nella zona al confine tra i Comuni di Cormons e Medea. Ribaudo su questa vicenda parte da lontano: «Con la sentenza del 10 aprile scorso la Corte di giustizia dell’Ue ha condannato nuovamente l’Italia perché inadempiente circa l’inquinamento idrico e il trattamento delle acque reflue urbane per alcuni Comuni, tra cui Cormons. L’Italia è venuta meno agli obblighi della Direttiva 91/271/Cee del Consiglio, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acquea reflue urbane, come modificata dal regolamento n. 1137/2008». In sostanza, le acque di scarico di cittadine come Cormons, prima di confluire nelle reti fognarie, debbono essere sottoposte a trattamento che rispetti l’ambiente e come prescrive la legge. Questa mancanza, invece, persevera da tempo in numerosi Comuni in varie regioni. Ribaudo evidenzia come la vicenda sia dunque di lunga data: «La nuova condanna - specifica - segue una storia già nota e norme disattese da molti anni. Con la sentenza 19 luglio 2012, la Corte di giustizia europea aveva già stabilito che l’Italia ha violato le norme Ue sulla raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane non rispettando i tempi stabiliti per la loro applicazione». «In regione tra i Comuni non conformi c'è anche Cormons - afferma Ribaudo, che avrebbe dovuto adeguarsi entro il 2005. Nel caso cormonese infatti il depuratore non funziona: in un video girato ad aprile scorso era tutto ampiamente visibile. Quando il depuratore di Cormons-Borgnano-Medea finalmente funzionerà? C'è in gioco la nostra salute, Iris e Comune devono risolvere il problema prima possibile». (m.f.)