Il diacono Giulio diventa sacerdote

GRADISCA. E' l'ultimo ospite isontino del seminario interdiocesano di Castellerio. Giulio Boldrin, 37 anni, staranzanese e diacono in servizio all'Unità pastorale di Gradisca, vivrà sabato alle 20.30 nella basilica di Aquileia , il sacramento dell'ordinazione prebisterale conferito dall'arcivescovo Carlo Redaelli. Vista la stringente crisi vocazionale, don Giulio rischia di rimanere per un po' di anni l'ultimo sacerdote espresso dalla diocesi. Una responsabilità che lui vive con il sorriso sulle labbra, raccontando in queste settimane a tanti giovani della Diocesi l'esperienza della sua vocazione. «Non c'è stato un particolare momento in cui la vocazione sia nata – afferma – è sempre stata in me, come un fiume carsico, anche se non ne ero pienamente consapevole».
Don Giulio ha studiato Scienze diplomatiche e sociologia. E aveva il classico posto fisso e sicuro, quello che molti coetanei ormai possono solamente sognare: si occupava di contabilità e bilanci per l'Azienda sanitaria triestina. Eppure quella chiamata, quando è giunta a compimento, ha spazzato via ogni certezza. Giulio si è rimesso in discussione, entrando in seminario. “E' iniziato un cammino, la mia nuova strada” sorride. E sul fatto che il Seminario non abbia più candidati della diocesi di Gorizia: «Credo che diversi giovani in realtà sentano nel loro cuore la chiamata del Signore. A loro dico: ascoltate, e fatevi accompagnare. Il cammino in solitaria è faticoso. Nonostante tutto le persone vogliono bene ai preti – conclude – ce ne sono tanti pronti ad ascoltare. Forse costituiscono un interrogativo per la società, i miei stessi ex colleghi non credenti si sono seniti interrogati dalla mia scelta. E questo è positivo”.
Don Giulio celebrerà la prima messa a Staranzano domenica 8 giugno alle 18.30; venerdi 13 giugno la prima messa a Gradisca, presiedendo la solennità di Sant' Antonio di Padova al Duomo. ( l.m.)
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