Il Lubiana Festival sceglie Trieste per la prima dei Carmina Burana
Il 10 luglio 2003 Gianluigi Gelmetti ha diretto a Lubiana lo Stabat Mater di Gioachino Rossini con l’orchestra del Teatro Verdi di Trieste. Un anno dopo Lubiana ricambia con i Carmina Burana di Carl Orff diretti da Uroš Lajovic con l’Orchestra Filarmonica Slovena. Il concerto, in programma il 30 giugno in piazza Unità d’Italia, è l’anteprima del Lubiana Festival, edizione numero 62, la manifestazione culturale più importante della Slovenia che spazia tra teatro, musica, opera e danza. L’apertura ufficiale del festival è il giorno dopo, il primo luglio, proprio con i Carmina Burana, nella piazza del congresso della capitale slovena. Un evento di prestigio con biglietti che vanno dai 9 ai 39 euro. L’anteprima di Trieste, invece, sarà a ingresso libero. Un’assoluta novità per il Lubiana Festival e anche per Trieste che conferma un intreccio, nato nel 2013, destinato a produrre altre collaborazioni in futuro. Il concerto si terrà alle 21.15 sia a Trieste che a Lubiana. Un organico di 300 musicisti a partire dalla Orchestra Filarmonica Slovena all’Orchesta al coro dell’Opera e Balletto di Lubiana, dal Coro da Camera Sloveno al coro Ivan Goran Kova›ic (Zagabria) al Coro del Teatro Nazione di Sarajevo. Un ensemble che rappresenta i Balcani a partire da i solisti: il baritono Giorgio Surian (originario di Fiume), il soprano bosniaco Aida Corbadžic e il tenore sloveno Marko Cvetko. Per non parlare di Uroš Lajovic, direttore d'orchestra sloveno di fama europea.
«È un onore fare da vetrina al più importante festival della Slovenia» commenta soddisfatto il sindaco Roberto Cosolini che oggi metterà a disposizione la sala del Consiglio comunale per la conferenza stampa di presentazione del “Lubiana Festival 2014”, molto frequentato anche dai triestini grazie anche all’iniziativa di Multimedia Radioattività che offre il servizio di biglietteria e organizza pullman per gli venti più importanti. L’anteprima di Trieste del 30 giugno dei Carmina Burana appare sul programma con gli stemmi affiancati del Comune di Trieste e di quello di Lubiana. Un vero inedito. La certificazione di un gemellaggio culturale a cui tiene molto l’attuale primo cittadino. «Precediamo di un giorno l’apertura ufficiale del festival. Il concerto, che avrà lo stesso cast di Lubiana, regala un grande evento all’estate di Trieste. La cosa bella è che sul palco ci sono artisti sloveni, croati e bosniaci. E questo, vista la storia sofferta dei Balcani, è un elemento importante dal punto di vista simbolico per una città come Trieste che da sempre vuole essere un punto d’incontro e un ponte verso quest’area per un’integrazione europea». Il concerto triestino prevede due mila posti a sedere (la modalità del ritiro dei biglietti a invito, al Teatro Verdi, verrà ufficializzata forse già oggi). Il palco sarà collocato davanti alla fontana dei Quattro Continenti e resterà allestito per ospitare i primi appuntamenti di TriestEstate. Tutti gli altri potranno assistere al concerto in piedi. Il traffico sulle Rive sarà ovviamente interdetto per tutta la durata dell’evento. «Siamo convinti di riempire al piazza. Sarà un grande spettacolo da tutti i punti di vista con una delle musiche più note al grande pubblico - continua Cosolini -. E voglio ringraziare Lubiana che, dopo il successo della trasferta del Verdi dello scorso anno, ha deciso di ricambiare con un evento di questa portata». Non è andata male, in effetti, a Trieste. “Fortuna imperatrix mundi” che è il prologo dei Carmina Burana. Anche se il celebra brano “O Fortuna” non è che una serie di imprecazioni contro la sorte, che governa a caso il destino degli uomini.
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