Il ministro promuove la scuola triestina

Giannini visita il complesso di Opicina e inaugura il laboratorio rivolto ai tecnici del Volta: «Siete un modello nazionale»
Di Lorenza Masè
Lasorte Trieste 26/02/16 - Melara, Ministro Istruzione Stefania Giannini visita il Ricreatorio Anna Frank
Lasorte Trieste 26/02/16 - Melara, Ministro Istruzione Stefania Giannini visita il Ricreatorio Anna Frank

«L’Icgeb all’interno del Magazzino 26». Il sindaco Roberto Cosolini non perde l’occasione e avanza la sua idea al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini in visita a Trieste. Una maratona che vede il ministro della famosa legge sulla “Buona Scuola” visitare il complesso che ospita a Opicina le scuole medie Muzio de Tommasini con lingua di insegnamento italiana e Srecko Kosovel dove si studia in sloveno. Tagliare il nastro blu di LAB3 Laboratory for Advanced Technology in Healthcare REpair Training and Education, primo esempio di laboratorio dedicato alla formazione dei tecnici delle apparecchiature biomedicali ed elemento distintivo nei percorsi di formazione della Fondazione ITS A. Volta per le nuove tecnologie della vita, con sede nel campo di Area Science Park. Fare tappa al Ricreatorio Anna Frank di via Forlanini. E chiudere il cerchio nel luogo più simbolico della città che condensa il passato e il futuro e che ben rappresenta la battaglia interna al Pd in vista delle primarie del 6 marzo: il Porto Vecchio.

Seicentomilamila metri quadrati da riempire. C’è anche la presidente della Regione Debora Serracchiani. Il sindaco dichiara: «Con il professor Mauro Giacca (direttore generale dell’Icgeb, ndr) ne abbiamo già parlato. È un’ipotesi di grande importanza anche per il traino complessivo dell’intera area». Giacca, dal canto suo, non si sbottona. Ma Cosolini ne è sicuro: «Un pezzo del sistema della scienza e della ricerca dimorerà in Porto Vecchio. Questa è un’area che deve avere posti di lavoro».

La riqualificazione degli edifici scolastici, una delle priorità della riforma della Buona scuola con 4 miliardi investiti, è un altro dei leit motivi della visita di Giannini. Il complesso della Kosovel e de Tommasini fa parte del piano di edilizia scolastica che ha interessato oltre 30 istituti triestini su cui il Comune ha investito 16,4 milioni. In particolare, a Basovizza, i lavori hanno riguardato il completamento della bonifica di amianto e la messa in sicurezza dei controsoffitti al pianoterra, il rifacimento della facciata, adeguamenti strutturali. Il ministro, alla presenza anche di Ettore Rosato, Tamara Blazina e Antonella Grim, dichiara che «la visita in questa scuola ha un’importanza rilevante viste le sue due anime, quella della comunità slovena e italofona. È un esempio di Buona Scuola e la nostra legge prevede in un comma specifico la valorizzazione della scuola bilingue in quest’area».

Giannini corre quindi all’inaugurazione di LAB3. Affollatissimo il taglio del nastro blu alla presenza dell’assessore regionale all'Istruzione Loredana Panariti, della presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat e soprattutto degli studenti emozionati in giacca e cravatta. LAB3 è dotato di apparecchiature biomedicali all’avanguardia con annesso laboratorio di informatica medica. Progettato per riprodurre fedelmente un ambiente ospedaliero consente di simulare in modo straordinariamente realistico le diverse necessità di manutenzione degli impianti nel rispetto dei protocolli ospedalieri. Si celebra il connubio tra formazione, ricerca e impresa. Obiettivo: il futuro posto di lavoro qualificato. Cosolini annuncia: «Metteremo a disposizione nel quartiere dei giovani in zona urban alcuni posti per la foresteria dell’Its Accademia del Mare al Nautico e dell’Its del Volta in modo che anche gli studenti che arrivano da fuori Trieste saranno facilitati a frequentare il biennio di specializzazione». Il ministro apprezza: «Quello che state sperimentando qui a Trieste è un modello che mutueremo a livello nazionale. Un modello virtuoso basato su tre elementi fondamentali nella formazione post diploma: un percorso specialistico di alto livello, l’integrazione con il mondo professionale e l’alternanza aula-impresa che facilita un inserimento qualificato nel mondo del lavoro. La professionalizzazione specialistica nelle società avanzate è l’elemento che crea innovazione e connessione tra ricerca e impresa».

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