Il mistero irrisolto dei grandi esclusi

I contraccolpi del nuovo Isee, gli esclusi e l’attuale fabbisogno. È da un anno ormai che il nuovo documento formulato dalle norme del governo che ha introdotto un diverso sistema di calcolo, rivedendo radicalmente i campi di applicazione relativi alla determinazione economica personale, è in vigore. Eppure non si sanno ancora quanti cittadini pur bisognosi sono stati tagliati fuori.
La Cgil vuole vederci chiaro e torna a sollecitare un incontro con la Regione. «Dopo gli annunci a mezzo stampa da parte della giunta – denuncia Orietta Olivo della segreteria regionale – non abbiamo saputo più nulla. Abbiamo appreso dal giornale che l’assessorato al Welfare intende convocare un tavolo tecnico per valutare con noi la situazione che si è creata, ma ad oggi ancora silenzio. Credo che i tempi siano maturi per avere un quadro completo e per fare una riflessione approfondita. A questo punto saremo noi a farci sentire perché è necessario capire quali sono le difficoltà ed eventualmente quali misure prendere».
In ogni caso, avverte la sindacalista, «la spesa sociale non va ridotta, ma è doveroso avere un’idea di quante persone non possono più ottenere contributi e perché». Una stima sui possibili esclusi è stata elaborata dagli stessi sindacati un mese fa: 20 mila aventi diritto nell’intero Friuli Venezia Giulia. In ballo ci sono prestazioni come il sostegno agli affitti, i contributi economici diretti a chi è in situazioni di indigenza e la carta famiglia.
Va anche tenuto conto che nel 2017 la riforma “casa” dell’assessore Mariagrazia Santoro introdurrà un nuovo sistema di calcolo dei canoni di locazione per chi abita negli alloggi Ater. La quota mensile, ora misurata soltanto sul reddito, si baserà proprio sull’Isee familiare e terrà in considerazione stipendio, pensioni sociali, conti correnti bancari, postali e patrimoni immobiliari. Nelle scorse settimane anche la Cisl e la Uil si sono fatti avanti domandando un confronto con la regione, temendo pesanti conseguenze sulla platea dei potenziali aventi diritto. La Uilp, in particolare, per voce della segretaria regionale Magda Gruarin, ha parlato di «situazione delicata, perché il nuovo Isee rischia di tagliare fuori dai contributi molte persone che fino a ieri potevano accedere ai benefici e ne avrebbero realmente bisogno. Ci troviamo davanti a una bomba a orologeria pronta ad esplodere in tutto il Friuli Venezia Giulia». (g.s.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








