Il processo al frate playboy salta per problemi di cuore

SPALATO. Nuovo sviluppo nel processo a fra Šime Nimac - ex parroco di Bascavoda, nella contea di Spalato - e a Jasmina Biloni›, entrambi accusati di essersi impossessati abusivamente di 9 milioni e...

SPALATO. Nuovo sviluppo nel processo a fra Šime Nimac - ex parroco di Bascavoda, nella contea di Spalato - e a Jasmina Biloni›, entrambi accusati di essersi impossessati abusivamente di 9 milioni e 800mila kune (un milione e 295mila euro). Soldi intascati grazie alla vendita di un lotto di terreno appartenente alla Chiesa cattolica croata. Una cessione che, naturalmente, era avvenuta all’insaputa delle autorità ecclesiastiche spalatine e nazionali.

Al tribunale regionale di Spalato è stato deciso di interrompere il procedimento per le condizioni di salute della donna che all’epoca della vicenda era l’amante di quello che veniva denominato il frate playboy della Dalmazia. La Biloni›, ex impiegata di banca, soffre di problemi di cuore, presenti ormai da diversi anni, e alcuni giorni fa è stata ricoverata in ospedale perché colta da malore. Ora si trova sottoposta a cure domiciliari.

La decisione di congelare il processo fino a quando la donna potrà normalmente assistere alle udienze è stata presa dal perito Antonia Alujevi›. Come noto, la Biloni› è accusata di avere istigato il suo amante a compiere il reato, con fra Šime che non si era fatto pregare due volte nell’effettuare la compravendita di un lotto di terreno di circa 40mila metri quadrati, venduto a un’azienda croata e che si trova tra Bascavoda e Baško polje.

Del resto i due amavano la bella vita, non nascondevano alla gente il loro legame, con il francescano e la bionda che erano stati visti diverse volte mentre a bordo del loro motoscafo percorrevano le acque del Sebenzano. E poi la Biloni› non era stata mica la prima amante del religioso. Il sacerdote era stato visto più volte in compagnia di donne avvenenti, sempre pronto a guidare auto di lusso e motociclette.

Qualche tempo dopo la vendita del terreno, le autorità della Diocesi di Spalato si erano accorte del reato e da allora sono cominciati i problemi per fra Šime e la sua bella Jasna. A detta dell’avvocato della parrocchia di Bascavoda il francescano ha speso 400mila kune (52mila e 800 euro) per una macchina di lusso, altre 900mila kune (119mila euro) per un potente motoscafo, quindi ha prestato 1,8 milioni (238mila euro) a un imprenditore di Zagabria, mentre 2,3 milioni (304mila euro) sono stati rinvenuti sul conto bancario della Biloni›. I restanti 4 milioni di kune, sostiene il legale, sarebbero finiti invece in Svizzera. Infatti, i due hanno chiesto che al processo possa testimoniare Paul Bamfi di Lugano, per fornire i dettagli della consegna del denaro a questo cittadino elvetico. (a.m.)

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