Il re delle petizioni relegato in periferia «Sarò presidente»

Mesto destino per Marcelo Medau, l’uomo delle 8mila firme contro via Mazzini pedonale. Un “santo subito” per tanti triestini, che tuttavia il centrodestra ha “sbattuto” nel purgatorio della circoscrizione. «Ancora oggi non me lo so spiegare», commenta. In An dal '95, Medau dovrà correre ora con la casacca della Lista Dipiazza. «Però punto alla presidenza, voglio arrivare là». Quarantatre anni, origini brasiliane, sposato con tre figli, di professione fa l'autista dei bus. È alla sua prima sfida elettorale.
Medau, l'hanno fatta fuori, diciamolo.
Già, purtroppo questo è vero. È andata così, mi hanno candidato in circoscrizione anziché in Consiglio comunale. Non me l'aspettavo affatto, l'ho saputo all'ultimo momento. Ma adesso punto alla presidenza.
Dipiazza ha deciso che si poteva a fare a meno di Medau. Proprio lei, l'uomo delle battaglie a suon di raccolte firme.
Le ho contate quelle firme. Tra i display negli autobus, le erbacce a Servola e la campagna contro la pedonalizzazione di via Mazzini, ne ho tirate su 8mila.
Dipiazza e i suoi devono aver preso un abbaglio.
Pensi un po’ se quelle firme si trasformassero in voti. Sarebbe un'enormità. Calcolando solo il 5% di quelle firme, avrei portato 400 voti. Utilissimi.
Ma a chi ha pestato i piedi, Medau?
Non lo so, ho ottimi rapporti con tutti. Per me è stato un fulmine a ciel sereno, inspiegabile. Però non me la prendo con nessuno. Ora ci vuole unità per vincere.
La sesta circoscrizione comprende un territorio molto ampio. Ha già qualche idea per i rioni?
Sì, certo. A San Giovanni, ad esempio, c'è quella specie di parcheggio semi abbandonato dove una volta c'era il deposito degli autobus, che va riqualificato. Poi si dovrà sistemare quel giardinetto in Rotonda del Boschetto che è pieno di sbandati e alcolizzati.
Perché i cittadini dovrebbero votarla?
Perché sono stato l'unico a restare in mezzo alla gente anche quando non c'era la campagna elettorale.
Un pronostico: chi vince le elezioni?
Dipiazza, non c'è dubbio.
Da uno a dieci?
Nove. (g.s.)
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