Il «Sunsplash» chiude con Shaggy

Star internazionali del reggae in arrivo al Parco del Rivellino di Osoppo dal 6 al 14 luglio. Tra gli ospiti Africa Unite, Al Borosie, Gentleman, Horace Andy, Junior Marvin
OSOPPO A quattordici anni dall'esordio, il Rototom Sunsplash è diventato un appuntamento imprescindibile per gli amanti del reggae non solo in Italia, ma anche in tutto il mondo. Lo conferma un programma ricco di star internazionali, che si succederanno nella consueta cornice del Parco del Rivellino di Osoppo dal 6 al 14 luglio, e un finale che è un vero e proprio evento: arriverà al festival, in esclusiva europea, Shaggy, l'artista giamaicano che con singoli come «Boombastic» e «Angel» è riuscito a portare i ritmi da dancehall anche nel mercato del pop e dell'r&b.


La grande festa del Sunsplash, dieci giorni di immersione nella musica reggae che però, quest'anno, si apre ancor di più a sonorità che allargano gli orizzonti del puro «roots», regala molte altre chicche provenienti anche dal panorama italiano. Oltre agli immancabili Africa Unite (il 7 luglio) e Sud Sound System (giovedì 12), salirà sul palco anche Al Borosie (venerdì 13), nuovo nome che cela l'identità di Stena, il cantante dei RN Tickets che da anni si è trasferito in Giamaica e comincia a riscuotere fuori patria i primi grandi successi.


La scena internazionale verrà inaugurata venerdì 6 dall'esplosivo Sizzla, artista giovane ma che ha già incendiato il Parco del Rivellino col suo potente reggae «conscious» centrato sui temi della libertà e della giustizia. Sabato 7 è invece la volta di una vecchia conoscenza del festival, Junior Kelly, seguito da una combination prestigiosa: Sly & Robbie accompagnati da Bitty McLean, che ha da poco pubblicato un disco con arrangiamenti rocksteady che vanno dritti al cuore più tradizionale del reggae.


Un'altra performance speciale è prevista per domenica 8 luglio: gli Zion Train porteranno a Osoppo uno showcase che anticipa il loro disco in uscita a settembre, con dei vocalist d'eccezione tra i quali Raiz degli Almamegretta.


Lunedì 9 luglio arrivano per la prima volta al Sunsplash Tony Rebel e Warrior King mentre Gentleman, l'artista reggae europeo più quotato del momento, ritorna al festival martedì 10 luglio. Lo segue Horace Andy, voce mitica della storia del reggae e collaboratore dei Massive Attack.


Per mercoledì 11 luglio è prevista una vera e propria maratona musicale: aprono, intorno alle 18.30, i giapponesi della Tokio Ska Paradise, e continuano fino a notte fonda gli Israel Vibration, Fantan Mojah, Perfect ed Anthony B. Giovedì 12 la serata sarà divisa tra la performance di Beenie Man, in pieno stile dancehall, e un concerto che entusiasmerà i nostalgici, con il chitarrista storico dei Wailers Junior Marvin e Fully Fullwood, ex bassista di Peter Tosh. Venerdì 13 è la volta dei ritmi senegalesi di Toure Kunda e infine sabato, per la chiusura, esploderà sul palco la musica di Shaggy. Dopo i concerti principali, la notte del Sunsplash continua nella tenda dancehall, dove i migliori dj si alternano ogni sera per far ballare il pubblico fino all'alba. Per chi volesse un assaggio, giovedì 5 luglio ci sarà una giornata di «pre-festival» a ingresso gratuito, in cui si esibiranno i gruppi italiani già esperti dei ritmi in levare, ma non ancora diventati veri «big» (tra i quali i pordenonesi BR Stylers), ascoltati anche da dodici rappresentanti di festival reggae europei.


Ma il Rototom Sunsplash non è solo musica. Come ogni anno, al Parco del Rivellino verranno allestiti uno spazio campeggio (per la prima volta a pagamento: 2 euro al giorno, o dieci euro in totale), punti di ristorazione, stand di molte associazioni impegnate nel sociale, spazi di dibattito (come quello di sabato 7 luglio, che metterà a confronto ospiti provenienti da tutto il mondo sul tema «Com_unity. Nella comunità il futuro e la salvezza dell'uomo e del pianeta»). Una formula che intreccia saldamente musica e impegno, con successo: l'anno scorso si sono registrate centoquarantamila presenze. Questa edizione prende anche una missione in più: affrontare il problema dell'omofobia di alcuni testi reggae, messaggi di intolleranza che hanno già provocato contestazioni in tutta Italia. «Ultimamente si è rafforzata l'azione di boicottaggio contro gli artisti omofobici, come è successo ad esempio a Roma per il concerto di Capleton», spiega Filippo Giunta, presidente dell'Associazione Rototom. «Vorremmo che il festival fosse l'occasione per creare un coordinamento con le altre associazioni che come noi affrontano il problema. I primi risultati sono già stati raggiunti. Abbiamo fatto firmare ad alcuni artisti, come Beenie Man e Sizzla, una dichiarazione che prende le distanze da qualsiasi messaggio contro l'omosessualità, ancora condannata in Giamaica. Abbiamo riservato per l'ultimo giorno un dibattito sul tema».

Riproduzione riservata © Il Piccolo