Il trasloco coatto da Villa Haggiconsta

Il Centro disabilità motorie temporaneamente trasferito a causa della mancata manutenzione
Di Pierpaolo Pitich
Lasorte Trieste 06/02/2007 - Viale Gessi - Villa Hagincosta Centro di Educazione Motoria
Lasorte Trieste 06/02/2007 - Viale Gessi - Villa Hagincosta Centro di Educazione Motoria

«Abbiamo ascoltato tante promesse. Adesso però è ora che dalle parole si passi ai fatti». Va dritta al cuore del problema Claudia Marsillio, presidente dell’Aias Trieste, l’associazione per l’indipendenza, l’autonomia e la sicurezza delle persone con disabilità.

Il problema in questione è quello attinente Villa Haggiconsta, la struttura di viale Romolo Gessi che lo scorso anno è passata dalla Regione al Comune, a titolo gratuito, e il cui valore è fissato in 5 milioni 333 mila euro. All’interno di quel complesso l’Aias ha la propria sede dal lontano 1972, e fino al 2008 vi era ospitato il Cem (Centro di educazione motoria), con 24 persone affette da disabilità complessa, trasferite temporaneamente in altre strutture in attesa della riqualificazione della villa, per un intervento stimato intorno ai 4 milioni.

Una situazione che però rischia di non approdare a una soluzione definitiva. «La volontà politica non è stata mai espressa in modo chiaro, e questo non fa che complicare il tutto - spiega Marsillio -. Non viene presa una posizione precisa, e questo alimenta i sospetti che non ci sia, da parte delle istituzioni, la voglia di risolvere una volta per tutte il problema».

A complicare le cose l’evidente stato di degrado in cui versa la struttura, sia nella parte esterna sia in quella interna. Il colpo di grazia è arrivato nel 2012 quando un’improvvisa gelata ha messo fuori uso l’impianto di riscaldamento e allagato i locali della villa. «Senza dimenticare - aggiunge la presidente Aias - che al degrado e all'incuria del luogo si sono aggiunti episodi di vandalismo e pure furti di mobilia e suppellettili. La manutenzione ordinaria e straordinaria del comprensorio, di competenza del Comune, continua ad essere carente o del tutto inesistente».

Insomma, un quadro poco edificante e un futuro che si presenta alquanto nebuloso. Anche in considerazione dei tempi stretti a disposizione. La delibera regionale che ha sancito il passaggio di Villa Haggiconsta al Comune fissa in due anni il «termine ultimo per il reperimento dei fondi necessari agli interventi di manutenzione straordinaria», scaduti i quali la Regione valuterà la possibilità di alienare l'immobile.

In una recente seduta della Commissione trasparenza è emerso che le istituzioni inquadrano come unica strada praticabile quella che porta ai fondi ministeriali del Mibact. Al momento all’interno dell’area adiacente la villa, oltre alla sede Aias ci sono la società sportiva Sant’Andrea San Vito e l’Amis (Amici delle iniziative Scout). «È fondamentale che nella villa venga ripristinato al più presto il centro diurno per disabilità motorie complesse, perché le persone in questione stanno vivendo male questa situazione - conclude Marsillio -. Serve che il Comune prenda finalmente una posizione precisa e decida di lavorare insieme a noi per il reperimento dei fondi necessari».

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