Il vescovo chiede più attenzione al lato umano del malato

Consolidamento delle specializzazioni mediche ma anche una maggior attenzione all’umanità e al respiro interiore del paziente. La 24a Giornata mondiale del malato pone in rilievo questi temi,...
Di Francesco Cardella

Consolidamento delle specializzazioni mediche ma anche una maggior attenzione all’umanità e al respiro interiore del paziente. La 24a Giornata mondiale del malato pone in rilievo questi temi, riprendendo i contenuti fondamentali del Giubileo, rivolti alla misericordia e all’attenzione al prossimo. Un appello ribadito anche dal vescovo, monsignor Crepaldi, intervenuto all’incontro diocesano promosso ieri, in occasione della ricorrenza internazionale, a cura della Commissione per la pastorale della salute “Marcello Labor” e ospitato secondo tradizione nell’aula magna dell’ospedale di Cattinara. «Sono due le istanze indicate dal Pontefice per la Giornata mondiale del malato - ha sottolineato monsignor Crepaldi - una maggiore collaborazione con la sanità e soprattutto un’attenzione maggiore alla persona, in termini appunto di misericordia. La medicina sta progredendo e la specializzazione domina, ma forse si avverte un deficit di sensibilità - ha aggiunto l’arcivescovo - ed qui che dobbiamo impegnarci maggiormente, ridando una superiore importanza al malato anche sotto il profilo prettamente umano».

Nella tappa triestina della Giornata del malato, moderata da Marco Gabrielli, hanno preso parte in veste di relatori alcuni dei componenti della Commissione per la pastorale della salute, i medici Paolo Pesce, Guido De Paoli, Stefano Martinolli, Guido Sinagra e Matteo Sabini.

Contrariamente alle passate edizioni, quest’anno l’incontro non ha seguito uno specifico filo conduttore ma è stato caratterizzato piuttosto da esperienze e richiami all’etica.

La Giornata del malato vivrà la sua parte finale giovedì 11 febbraio, con la celebrazione eucaristica in programma nella chiesa parrocchiale Madonna del mare di piazzale Rosmini (alle 16), dedicata alla Beata Vergine di Lourdes.

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