«Il voto di Muggia rafforza i legami con Sel»

Nesladek: «L’esito delle primarie non è una sconfitta del Pd ma una vittoria dell’intero centrosinistra»
Di Giovanni Tomasin
Lasorte Trieste 13/08/08 - Muggia - Conferenza Stampa Sindaco Nerio Nesladek
Lasorte Trieste 13/08/08 - Muggia - Conferenza Stampa Sindaco Nerio Nesladek

«La vittoria della candidata di Sel alle primarie di Muggia è una vittoria del centrosinistra che il Pd sosterrà con tutta la convinzione. Tanto quanto Roberto Cosolini a Trieste». Il segretario provinciale del Pd e sindaco muggesano Nerio Nesladek commenta le prospettive del partito all’orizzonte delle urne.

Nesladek, nelle primarie della sua città ha prevalso la candidata di Sel Laura Marzi, contro il nome del Pd Valentina Parapat. Uno smacco?

Tutt’altro. Ci sono due aspetti da considerare. Il primo dato positivo da considerare in queste primarie è l’affluenza che indica l’attaccamento delle persone a un centrosinistra di cui il Pd è parte fondamentale. Abbiamo dimostrato capacità di mobilitare la gente a sostegno di una proposta che ha governato la città per dieci anni durante il mio mandato.

L’altro aspetto?

È la conferma del fatto che si è trattato di primarie vere. Tutti hanno giocato lealmente. Dopodiché entrambe le candidate erano molto valide. In fondo stiamo parlando della mia vicesindaco e del mio assessore al Bilancio (Marzi e Parapat ndr). Leggerla come una sconfitta di Nesladek è demagogia pre elettorale.

Quindi ora Marzi è la candidata del Pd?

La sua candidatura è in continuità con la nostra proposta amministrativa. Il Pd sarà parte integrante della coalizione a Muggia, dove lavorerà fianco a fianco con Sel e con tutti gli altri alleati, altrettanto importanti, per eleggere Marzi. E lo faremo senza sforzo e con molta convinzione. In fondo con Sel abbiamo una tradizione di collaborazione strettissima.

I rapporti con Sel paiono più difficili a Trieste.

Hanno detto che non intendono allearsi con il Pd? Non mi risulta.

Il capogruppo in Consiglio comunale di Sel Marino Sossi è contrario al bis della coalizione.

Il capogruppo ha l’incarico che ha. Non mi pare che gli organi di Sel a Trieste abbiano deciso a maggioranza di non far parte della coalizione. Mi risulta anzi che i dirigenti di quel partito si siano già pronunciati a favore del sostegno a Cosolini. Del resto la prova delle buone relazioni all’interno del centrosinistra è data proprio dalla trasparenza di quanto avvenuto a Muggia.

Ora a Trieste dubbi sul candidato pare non ne abbiate.

Ci mancherebbe. Ci poniamo come una forza responsabile di governo, che ha giocato un primo tempo e ora ha bisogno di un secondo per portare avanti tutte le azioni avviate in questi anni. Opere che stanno risollevando la città dall'immobilismo.

Ce la farete?

Abbiamo buoni risultati da rivendicare. Penso alla sdemanializzazione del Porto vecchio. Alla nuova linfa portata in Porto nuovo dalla dirigenza che non è stata mandata dalla divina Provvidenza ma che è frutto di scelte importanti a livello regionale e nazionale. Ma penso anche al rilancio del turismo e a tutte le cose che una persona concreta come Cosolini è riuscita a mettere in campo.

I vostri sfidanti?

Ancora una volta il centrodestra si presenta diviso, ma soprattutto non è in grado di fare proposte nuove. Ripresenta figure come Roberto Dipiazza, che ha avuto una grande capacità di immagine ma che stringi stringi è un responsabile dell’immobilismo. Anche perché le decisioni non le ha mai fatte lui ma gli ambienti sotterranei del centrodestra. Allora come oggi.

Nei mesi scorsi anche sul candidato Cosolini c’è stata qualche titubanza.

Discussione definitivamente archiviata. Il candidato del Pd è Cosolini, poi la coalizione dirà la sua. Ci tengo a ricordare che la conferma del sindaco uscente è nata secondo meccanismi democratici: nella direzione e in assemblea provinciale. Solo poi è stata confermata da Roma. Un procedimento alla luce del sole, il contrario di quel che avviene a destra.

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