Illuminazione a led all’Ossario di Oslavia

Luci bianche a led al posto dei vecchi neon. In attesa del completamento dei lavori di messa in sicurezza della copertura del torrione centrale, il Commissariato generale per le onoranza funebri ai caduti in guerra ha trovato tra le pieghe del bilancio il denaro per sistemare l’impianto elettrico dell’Ossario di Oslavia. L’intervento al sacrario goriziano è stato già eseguito e, al netto dell’Iva, ha richiesto l’impiego di 3mila 600 euro. A permettere la realizzazione dei lavori sono state le piccole economie effettuate da Onorcaduti nel corso dello scorso anno. Più in generale, il cantiere aperto a inizio ottobre dovrebbe chiudere entro la fine di febbraio. Nonostante le condizioni meteorologiche degli ultimi mesi siano state favorevoli, i lavori hanno subito un rallentamento. La causa è da imputare ai pannelli della copertura. Gli operai della padovana Lelo hanno dovuto attendere che le lastre in policarbonato venissero realizzate su misura e ora che sono state finalmente consegnate dai produttori, potranno essere finalmente montate. Anziché il plexiglas, nel contratto da 300mila euro, il Commissariato generale aveva chiesto di utilizzare un materiale più moderno e resistente di quello danneggiato dalle forti raffiche di vento del marzo 2010. Questo ha richiesto del tempo. Poco alla volta, l’opera di maquillage sta riportando dignità all’area sacra goriziana. I lavori di riqualificazione e messa in sicurezza delle mura perimetrali e dei torrioni sono stati completati già nel gennaio di due anni fa e, successivamente, sono stati sistemati i servizi igienici per i visitatori. Il primo lotto d'interventi aveva consentito di aggiustare le parti più esterne dell’ossario, dalle quali - a causa dell’acqua - si erano staccate le pietre di rivestimento. Il contesto di pericolo aveva imposto un periodo di chiusura dei torrioni periferici e dei camminamenti laterali. Nel corso dell'ultimo triennio Onorcaduti ha restaurato anche i pezzi di artiglieria presenti sul piazzale. Rimaneva però in sospeso la questione della copertura danneggiata. Le gru e i ponteggi limitano la fruibilità del monumento, ma i disagi termineranno a breve. L’aggiornamento dell’impianto elettrico, oltre a migliorare l’illuminazione dei corridoi, permetterà di ridurre anche il consumo di energia e quiondi di abbattere i costi delle bollette. Nell’occasione sono state sistemate anche le luci d’emergenza. La Lelo non si limiterà a rifare la sola copertura. Come ricordato dal colonnello Norbert Zorzitto, direttore dei sacrari isontini di Redipuglia e Oslavia, la ditta veneta sistemerà anche parte degli intonaci. «Con le luci al neon di prima, le imperfezioni non si notavano molto, ora sono più evidenti e visibili», spiega infatti l’ufficiale di Onorcaduti. (s.b.)
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