Illy e Galan: un commissario per la terza corsia A4
Il governatore: va rivisto il Protocollo Fvg-Prodi. Passante: Autovie medita il ricorso al Tar
PORDENONE Un commissario straordinario per la realizzazione della terza corsia. Dopo il grido d’allarme lanciato dal presidente di Autovie Venete, Giorgio Santuz, in un’intervista alla Nuova Venezia, le Regioni rispondono. La terza corsia è un’opera indispensabile per il traffico nordestino. Traffico aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. Ma l’infrastruttura rischia di diventare realtà tra più di dieci anni, quando l’emergenza sarà diventata paralisi. Da qui la necessità di trovare una strada per bypassare i tempi ordinari, una via, di comprovata efficacia, già sperimentata per la costruzione di un’altra opera indispensabile, il passante di Mestre.
«La terza corsia va decisa e fatta al più presto – risponde all’appello il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan -. In caso contrario questa strada diventerà la prima sventura infrastrutturale dei prossimi anni. Per evitarlo e per realizzarla è assolutamente indispensabile nominare quanto prima un Commissario. Deve essere una figura tecnica e non politica, come fatto con il Passante di Mestre». Galan ne ha parlato con Riccardo Illy che subito si dice disponibile a perseguire una linea comune. «E’ un'opera - sostiene il governatore Fvg - già inserita nella legge obiettivo. È normale sia nominato un commisario straordinario. So che Antonio Di Pietro li ha revocati tutti ma è una situazione di emergenza nella quale il commissario è necessario. Siamo in una situazione di vera e propria emergenza sia in termini economici che ambientali e di sicurezza». «Le risposte - continua il presidente della Regione - non possono essere ordinarie ma straordinarie. Chiederò a Romano Prodi nella revisione del protocollo d'intesa firmato nell'ottobre scorso, per la finanziaria 2008 di stanziare risorse per la coprogettazione della terza corsia della A4 e della nuova linea ferroviaria Rfi». «Siamo in sintonia con il Veneto – gli fa eco l’assessore alle Infrastrutture, Lodovico Sonego -. Faremo tutto ciò che è necessario per arrivare alla nomina di un commissario».
La nomina è governativa per cui alle Regioni compete fare pressioni su Roma. Sull’allarme lanciato da Santuz vogliono vederci chiaro anche i capigruppo di minoranza del Consiglio regionale (Gottardo, Guerra, Ciriani, Molinaro) che hanno depositato una mozione nella quale rinnovano gli interrogativi sul piano finanziario, sollevati a fine aprile e chiedendo un’audizione in commissione con l’assessore Sonego e il presidente Santuz. L’emergenza terza corsia è una lotta contro il tempo che ha a che fare non solo con la realizzazione dell’opera, ma anche con il futuro stesso della società. Con la concessione in scadenza nel 2017, è impensabile che per l’epoca l’arteria non venga realizzata. Diversamente la società – e quindi le due Regioni – rischierebbe di perdere il controllo sul sistema autostradale del Nord. Tra le variabili da chiarire ci sono poi i costi, ovvero lo stesso fattore che ha creato tensioni tra le due Regioni per l’esclusione del Friuli Venezia Giulia dalla gestione del passante di Mestre (i cui introiti per Autovie, secondo le prime stime, sarebbero stati pari a un terzo del costo della terza corsia). Gli uffici legali di Autovie non si sono fermati in questi mesi e «stanno valutando – dice il presidente Santuz – la fattibilità del ricorso».
Una strada, quella legale nei confronti dello Stato, che potrebbe diventare obbligatoria se non ci fosse una apertura importante da Roma. E questa apertura potrebbe proprio arrivare con la nomina di un commissario. Intanto dal consiglio di amministrazione, arriva una novità. Michele Negro, consigliere designato da Rifondazione Comunista, ha dato le dimissioni per impegni di lavoro per cui nei prossimi giorni il partito dovrà indicare un sostituto. La terza corsia, però, non è l’unico impegno degli di Autovie. L’assessore Sonego, dopo un incontro con la società, ha reso noto il calendario di altri importanti lavori: con l’estate parte il cantiere della bretella tra Monfalcone e Grado: importo dell’opera a base d’asta, oltre10 milioni di euro), permetterà al flusso di traffico proveniente da Trieste e diretto verso Grado, di bypassare il centro di Monfalcone.
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