«In città troppe piste ciclabili sono monche»

I suggerimenti degli “Amici della bicicletta” per tutelare i ciclisti. Il caso di via Terza Armata

Due utili collegamenti per la ciclabilità urbana e transfrontaliera sono da qualche giorno utilizzabili dai ciclisti ed anche dai pedoni. Il primo collega l’asse principale delle due Gorizie, cioè via San Gabriele con Erjavceva ulica. Dopo l’abbattimento di una parte del muro e la rimozione della sovrastante rete confinaria, è stato possibile realizzare quei pochi metri di ciclabile sotto la pensilina dell’ex valico confinario. Adesso dal centro di Nova Gorica è possibile arrivare sino all’intersezione con via dei Catterini. Il secondo, realizzato con fondi comunitari ed in fase di completamento, permette al ciclista, partendo da piazza Vittoria di arrivare sino al valico del Rafut, passando sul marciapiedi ciclopedonale di via Giustiniani.

Inizia così una nota di Nevio Costanzo, presidente della Fiab di Gorizia “Amici della Bicicletta”. «Si tratta indubbiamente più che di passi di pedalate in avanti per la mobilità ciclabile urbana. Ma ecco due suggerimenti: il primo riguarda la zona di via San Gabriele e via Corsica. Sarebbe auspicabile che la segnaletica orizzontale di attraversamento pedonale sia completata con quella per bici. Inoltre, ci sono anche due segnali verticali di ciclopedonali su entrambi i marciapiedi all’inizio di via Pellico (di fronte al Pacassi). Li hanno installati per quale motivo?». Ecco il secondo suggerimento, «che è ben più evidente ed incompiuto nella realizzazione ed è rappresentato - rimarca Costanza - dalla fine del tratto ciclopedonale di via Giustiniani con via Kugy, verso la rotonda provvisoria del piazzale della Casa Rossa: che strada prende il ciclista in sicurezza? In altre parole, manca un’evidente segnaletica del percorso da fare per collegarsi alla ciclabile di via Blaserna».

«Un altro suggerimento, per facilitare il ciclista e mettere anche meno “ansia” all’automobilista è quello di far continuare la pista ciclabile lungo i marciapiedi di via Scuola Agraria, uno dei due occupato dalle autovetture. La carreggiata è larga, realizzata in questa maniera quando, un tempo, i Tir si dirigevano al piazzale della Casa rossa. Lo spazio per i due mezzi di trasporto (bici in ciclopedonale e parcheggio affiancato) ci starebbe. Il restringimento della carreggiata indurrebbe a moderare la velocità. Inoltre, anche via Terza Armata potrebbe avere la sua ciclopedonale sopra i fossi, o meglio gli ex fossi, per collegarsi alla “nuova” viabilità di fronte ai supermercati. Altrimenti, che senso avrebbe la ciclabile che finisce davanti alla concessionaria di automobili e che non può intercettare alcun ciclista che proviene da via Vittorio Veneto?» (fra.fa.)

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