In Comune 40 delegati europei di Generali

Da una parte il legame storico con la città, dall’altra la conferma, per la stessa, di un ruolo strategico anche in futuro. Il rapporto tra Trieste e le Assicurazioni Generali si consolida attraverso l’incontro che si è tenuto in città del Comitato aziendale europeo, nato nel 1997, e riunitosi in questa occasione nella sede storica di fondazione della Compagnia.
Una quarantina i delegati provenienti da tutta Europa, per un momento fondamentale di valorizzazione del dialogo sociale tra i dipendenti e l’azienda, presente in 60 Paesi con i suoi 80 mila dipendenti, duemila dei quali operanti a Trieste. La delegazione è stata ricevuta nel palazzo municipale dal sindaco Cosolini e dall’assessore comunale al personale Roberto Treu, nella sua veste di vicesegretario del Cae Generali, alla presenza, tra gli altri, dell’amministratore delegato del gruppo, Mario Greco. Il primo cittadino, nel suo saluto, ha posto l'accento su un binomio, quello tra la compagnia assicurativa e Trieste, che ha rivestito da sempre una grande rilevanza, in una città «proiettata nella nuova Europa e che proprio per questo può dirsi a tutti gli effetti la più europea tra le città italiane».
Concetti ripresi dal ceo Greco che ha ricordato come il rapporto tra Trieste e Generali si è consolidato nel corso degli anni, in una città «dall’aspetto multietnico e multiculturale e che dunque si adatta perfettamente a rivestire un ruolo di collegamento con le altre sedi sparse in tutta Europa». Sul significato dell’incontro triestino del Comitato aziendale europeo si è soffermato il segretario Cae Benjamin Fueyo: «Ancora una volta è giusto sottolineare sia l’importanza che l’efficacia di questi appuntamenti che rafforzano il dialogo sociale tra azienda e dipendenti: un obiettivo che questo gruppo porta avanti da sempre - ha dichiarato Fueyo -, abbiamo il piacere e l’onore di essere ospitati per la prima volta in una città affascinante e unica in Italia. Peccato soltanto - ha concluso - che ci siano grosse difficoltà di collegamenti per raggiungerla».
Un appunto che il sindaco Cosolini ha incassato con sportività, ma che per Greco non costituisce ostacolo nelle strategie triestine dell’azienda. «Siamo consci del fatto che tutto è migliorabile - ha chiosato Greco, a margine della cerimonia in Municipio -, d’altronde stiamo parlando di un problema noto e che riguarda non solo Trieste ma tutto il Paese. Ma questo non significa che non si possa fare “business” ugualmente: il nostro impegno nella storica sede di fondazione del gruppo non viene intaccato ma anzi va rafforzato, in una città peraltro in costante sviluppo e che continua a fare importanti passi in avanti».
Pierpaolo Pitich
Riproduzione riservata © Il Piccolo








