Incendio al Maggiore, da oggi le scelte su eventuali traslochi

«Non ci saranno disagi per l’utenza». Francesco Cobello dà appuntamento a oggi, ovvero al primo giorno della settimana dopo il disgraziato “weekend con incendio” nel comprensorio dell’ospedale...

«Non ci saranno disagi per l’utenza». Francesco Cobello dà appuntamento a oggi, ovvero al primo giorno della settimana dopo il disgraziato “weekend con incendio” nel comprensorio dell’ospedale Maggiore (segnatamente al piano terra dell’ex Anatomia patologica, nell’ala di via Pietà ormai fortunatamente periferica anche dal punto di vista operativo) per informazioni di servizio più puntuali. «Ci sentiamo domani», oggi per l’appunto, diceva ieri pomeriggio il direttore generale dell’Azienda ospedaliera mentre, come annunciato il giorno prima, la cosiddetta “Unità di crisi” stava continuando a lavorare sulle ipotesi migliori per gli spostamenti che eventualmente si renderanno necessari in questo periodo. L’unica anticipazione è, come si legge sopra, che il rogo di sabato non metterà in crisi il funzionamento dell’area della palazzina che ne è rimasta colpita, quantomeno dal punto di vista dell’utenza. Della cinquantina di persone che in effetti lavora in quella palazzina, il cui danno principale è risultato essere subito il black-out degli impianti elettrici, una decina soltanto dovrebbe trovarsi nella condizione di trasferirsi altrove, quella impegnata tra Tossicologia e Oculistica. Rientrando anche proprio l’Oculistica tra le incognite, la riorganizzazione volante potrebbe coinvolgere così pure qualche paziente, non però posti letto. «Non siamo - così Cobello - ancora in grado di dire che cosa è successo esattamente, sono tuttora in corso gli accertamenti del caso e, ovviamente, i conteggi dei danni procurati. Essendo capitata la cosa in un settore oggi marginale del comprensorio, destinato oltre tutto a futura dismissione assieme a buona parte del Centro tumori, con conseguente trasloco tra Maggiore e nuovo Polo tecnologico, al di là del pronto spegnimento dell’incendio non c’è stata fortunatamente immediata emergenza operativa».(pi.ra.)

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