Irisacqua dimezza la quota fissa in bolletta

Riunita la Commissione Partecipate. Confermata la sostituzione dei tubi in cemento-amianto. M5S: «Arpa faccia chiarezza»
Di Francesco Fain

Un calo (considerevole) della famigerata “quota fissa” che appesantiva notevolmente le bollette dell’acqua, mandando su tutte le furie cittadini e associazioni dei consumatori. La conferma che continuerà (e verrà completata) la sostituzione delle tubature in cemento-amianto. Ancora più determinazione nella rimozione delle condutture colabrodo viste le troppe perdite.

Commissione

Partecipate

Di questo (e di molto altro) si è parlato durante la Commissione Partecipate del Comune di Gorizia che si è riunita, nei giorni scorsi, nella sede di Irisacqua. A fornire un resoconto i consiglieri comunali pentastellati Manuela Botteghi, Roberto Marcosig, Mattia Policardo. «Da mesi il M5S aveva chiesto e più volte sollecitato un’audizione per avere informazioni su investimenti e operatività di questa società che gestisce un bene primario come l’acqua e ha in corso investimenti per 235 milioni di euro. Verrebbe da dire: meglio tardi che mai. I principali interventi - spiegano i tre consiglieri - riguardano la sostituzione delle condutture in cemento-amianto, massicciamente presenti a Gorizia e per le quali sarebbe bene che Arpa e Azienda sanitaria rendessero pubblici i dati raccolti sulla qualità dell’acqua (se li hanno effettuati); la riduzione delle perdite d’acqua in fase di distribuzione; la realizzazione della cosiddetta “Dorsale”».

Sostituzione

condutture

«Nel territorio provinciale, la lunghezza delle condotte idriche in cemento-amianto è pari a 270 chilometri e cioè il 25,12 per cento dell’estensione totale delle reti idriche (che è pari a 1.059 chilometri). Tale percentuale risulta essere tra le più alte in Italia». È uno dei passaggi, forse quello più importante, di una delibera affissa all’albo pretorio del Comune di Gorizia. La problematica della contaminazione da fibre di amianto dell’acqua destinata al consumo umano è oggetto di crescente attenzione e, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, nessuno è in grado di affermare con certezza che non vi sia alcun pericolo, anche solo potenziale, per la salute umana. Le opinioni sulla pericolosità rimangono discutibili.

Altro versante su cui sta lavorando intensamente Irisacqua riguarda la sostituzione delle cosiddette “condutture colabrodo”. Nel recente passato, le tubature idriche di Gorizia perdevano il 50 per cento dell’acqua condotta. Forse anche di più. Ma, come ha evidenziato di recente Mirio Bolzan, amministratore unico di Irisacqua, «con il nuovo piano per mitigare queste dispersioni siamo già molto vicini al 37 per cento. Dopo gli ultimi interventi, la media è risultata essere del 42-44 per cento». Quindi, si sono registrati passi in avanti importanti

Quota

fissa

«Nel corso dell’incontro della Commissione Partecipate - evidenziano ancora i consiglieri pentastellati - abbiamo avuto anche una buona notizia. Forse. La quota fissa in bolletta che si aggira attorno ai 90 euro ed era tra le più alte d’Italia sarà più che dimezzata e portata a circa 40 euro, aumentando di contro il prezzo del metro cubo dell’acqua. Saranno così avvantaggiate le piccole utenze in fatto di consumi e i cittadini “risparmiosi”. Resta sullo sfondo la minaccia della nuova normativa regionale che, ampliando l’ambito ottimale a tutta la regione, potrebbe mettere in discussione Irisacqua e il suo assetto attuale. Nonostante le rassicurazioni e l’ottimismo dei vertici della partecipata, crediamo sia necessario anche su questo tema un approfondimento, per agire a salvaguardia della gestione pubblica dell’acqua», la loro conclusione.

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