Italiani tentano di incassare assegni falsi per 3 milioni

POLA. Volevano riscuotere assegni contraffatti per quasi 3 milioni di euro, ma l'impiegata di banca insospettita li ha denunciati alla polizia e per loro si prospettano guai giudiziari piuttosto seri....

POLA. Volevano riscuotere assegni contraffatti per quasi 3 milioni di euro, ma l'impiegata di banca insospettita li ha denunciati alla polizia e per loro si prospettano guai giudiziari piuttosto seri. Sono due cittadini italiani, un 36enne di Villorba in provincia di Treviso e un 53enne di Firenze, nonché un 62enne del luogo. Nei giorni scorsi il 36enne e il polesano si erano presentati allo sportello di una filiale bancaria nel rione di Siana chiedendo all’impiegata di riscuotere l’importo di 2.986.255 euro per sei assegni falsi al portatore, emessi da un soggetto giuridico tedesco. Come fruitore, figurava un soggetto giuridico con sede in Italia di cui il 36enne si è presentato in qualità di rappresentante legale. Il destinatario finale degli assegni doveva essere il polesano. Quale il ruolo del fiorentino? Un base alle prime indagini avrebbe compilato un documento con cui si accertava la validità legale degli assegni, un servizio per il quale avrebbe incassato il 2% della cifra. L’impiegata si è subito insospettita, facendo intervenire la polizia. Il veneto e il polesano sono stati denunciati per contraffazione di documenti falsi e tentativo di truffa, il fiorentino per complicità. Sulla vicenda la Procura regionale di Pola ha aperto un fascicolo e chiesto la carcerazione preventiva di un mese nei confronti del veneto per pericolo di fuga. Il giudice istruttore però gli ha permesso di difendersi a piede libero dietro versamento della cauzione pari a 28mila euro. (p.r.)

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