La burocrazia blocca l’organico comunale Negrari: troppi vincoli

L’assessore al Personale di Staranzano: «È difficile ricorrere a sostituzioni dei pensionamenti con la mobilità di altri enti»
Di Ciro Vitiello

STARANZANO. La burocrazia blocca la pianta organica comunale composta in media da 54-58 persone, a discapito dei cittadini. La normativa nazionale prevede che non si possa assumere nuovo personale per le “uscite” di pensionamento o trasferimenti, se non con la mobilità da altri enti. Un problema non facile da gestire che si è creato nel 2016 con serie difficoltà di rimpiazzare il 20% del personale mancante, da “pescare” solo dal comparto di altri enti. Al momento la situazione è stata in parte rimediata con l’arrivo di personale dai paesi limitrofi dell’Isontino, come da Monfalcone, Fiumicello e tre persone da Duino Aurisina, ma già c’è l’incognita per quest’anno a causa del pensionamento di altri due dipendenti. Perplesso l’assessore al Personale, Matteo Negrari. «È difficile operare in queste condizioni – afferma –. Bisogna cambiare la legge poiché per ragioni naturali il personale cambia. Non arrivano neanche giovani che sono penalizzati e potrebbero portare anche nuove idee».

Negrari porta come esempio che nel 2016 ci sono state difficoltà per rimpiazzare il responsabile dell’Ufficio tecnico e quello dell’Ufficio ragioneria, due unità trainanti. Il legislatore, infatti, ha introdotto vincoli che delimitano la possibilità di manovra nella pianificazione delle risorse umane. «Nonostante i problemi – dice Negrari - ci siamo impegnati per effettuare le sostituzioni e abbiamo mantenuto tutti i servizi ai cittadini, compresi quelli che diamo allo sportello, senza aver neanche dimezzato o sospeso qualche servizio a seguito della mancanza del personale. Alla fine – ribadisce Negrari – dopo un’accurata ricerca, abbiamo ripristinato i posti mancanti. Negli ultimi due anni, quindi, senza nuove assunzioni siamo riusciti a effettuare un efficace turn over del personale. La mobilità – continua – purtroppo è la sola forma che abbiamo a disposizione e ci consente di porre rimedio a determinate carenze di gente. Erano vacanti alcuni posti in ragioneria, mancavano operai comunali, personale dell’Ufficio istruzione e dell’Ufficio tecnico. In alcuni casi – aggiunge - nostri dipendenti hanno visto la possibilità di trovare una sistemazione più adeguata verso altri enti preferendo ad esempio Grado o Monfalcone. Alla fine abbiamo sistemato anche la complicata situazione dell’Ufficio tecnico con l’arrivo dell’architetto Giuliana Clementi, proveniente dal Comune di Fiumicello. E comunque come scelta l’amministrazione comunale non ha tagliato alcun posto in organico». Il numero dei dipendenti del Comune di Staranzano è rimasto uguale da alcuni anni e comprende le operatrici dell’asilo nido. «E questo – dice - nonostante le incertezze della gestione futura perché le Uti non danno la sicurezza sui servizi che rimangono in capo ai Comuni».

La mobilità per Negrari può essere considerata come un fatto positivo perché si portano esperienze di altri Comuni dando una scossa al sistema e non adagiarsi completamente. Quanto ai nuovi arrivi, l’assessore Negrari conferma che si sono inseriti bene nell’organico, hanno la volontà di fare una propria crescita personale e di carriera, possono portare elementi positivi in un ambiente nuovo diverso da quello di provenienza.

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