La campagna elettorale entra al “Pedocin”

Stavolta, nessuna clanfa. L’acqua è ancora fresca e poi l’Ausonia si presta meglio. In un Pedocin fuori stagione, con poche signore intabarrate negli asciugamani e il lato maschile, oltre il muro, deserto, Roberto Cosolini fa un sopralluogo per vedere lo stato dell’arte dello stabilimento balneare più amato dai triestini, entrato appena da domenica scorsa nella stagione vera, con tutti i crismi.
Lo testimonia la presenza del bagnino, un giovanottone di 27 anni che ha progetti da condividere col sindaco, che già conosce. «Stai sempre dietro a quella barca? », gli chiede Cosolini. «Certo!» Replica l’uomo del salvamento. «Allora datti da fare nei prossimi 15 giorni, sono in arrivo più che interessanti bandi europei per l’imprenditoria». Si scopre poi che la famosa barca del bagnino avrebbe in futuro un ruolo molto interessante, andando a riaprire le rotte per turisti del mitico Giro del golfo, che mancano ormai da più di un decennio.
La temperatura pungente ha tenuto lontani gli aficionados, ma non una rappresentanza del gruppo che cura il Pedocin, tenendolo, col supporto degli addetti comunali, in eccellente stato. All’ingresso del “bagno” le prime considerazioni. «La spiaggia è in buone condizioni - racconta una signora - ma è la parte esterna che andrebbe migliorata. Il contesto attorno è quello che è, quel capannone della Cartubi è così da sempre, l’erba sul piazzale non sempre viene tagliata, perchè non si capisce a chi spetti. E poi questo muro bianco è tristissimo, non potreste affidarlo a dei writer bravi, come avete fatto in altre parti, per fare un bel murales a sfondo marino? Anche perchè la mancanza di cartelli indicatori rende il Pedocin quasi introvabile...».
Cosolini ci pensa sopra, apprezza l’idea. «In linea teorica si potrebbe fare, è un buono spunto, anche se dovete sapere che ogni volta che abbiamo fatto iniziative del genere la gente si divide a metà tra chi apprezza il lavoro e chi vorrebbe lasciare tutto immutato... Vedremo, ne prendo nota».
Immediatamente fattibile pare invece un’altra delle richieste. «Servirebbero da subito degli stalli per biciclette perché c’è un numero crescente di persone che usa quel mezzo, e sistemarlo da qualche parte tra auto e scooter è abbastanza complicato...».
«Ottima idea - la replica del sindaco - e tra tutte mi pare anche quella di più immediata e facile realizzazione. Ne parlerò subito in Comune». Due parole sui magazzini da sistemare, eventuali giochi per bimbi, uno scivolo per diversamente abili anche dalla parte femminile (attualmente c’è solo nel lato uomini), e la visita si conclude, il pomeriggio è ancora lungo. Di fronte all’ingresso, lo scheletro agghiacciante e vuoto di quello che fu un Meccanografico mai aperto ricorda altri problemi irrisolti. Ma quella è già un’altra storia.
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