«La casa del 13° reggimento è e sarà sempre Gorizia»

«Siamo cittadini goriziani a tutti gli effetti: ci addestriamo qui per lavorare nel mondo, ma siamo pienamente inseriti nella città». In occasione della cerimonia per ricordare i 200 anni di fondazione dell’arma dei carabinieri, il colonnello Claudio D’Angelo, comandante del 13° Reggimento Fvg, ha sottolineato lo stretto rapporto del reparto con la città. «Il legame con Gorizia è profondissimo – ha detto -. Il 13° Reggimento trae origine dal 13° Battaglione istituito a Padova nel 1946 proprio per le esigenze della frontiera orientale. Entrò a Gorizia nel ‘47 e poi a Trieste nel ’54. Da allora il reparto ha sempre avuto sede centrale a Gorizia. Anche se ci sono state altre compagnie distaccate, come a Monfalcone, il centro del reparto è sempre stato a Gorizia e continuerà ad esserlo». Se il comando provinciale si occupa del controllo del territorio locale garantendo la sicurezza dei cittadini isontini, il 13° svolge i suoi compiti a livello internazionale. «Negli anni il reparto ha avuto un’evoluzione – nota il comandante D’Angelo -. È specializzato per l’impiego all’estero dove svolge i più svariati compiti: dal mantenimento dell’ordine e dei servizi pubblici, all’addestramento delle polizie locali». Oggi il personale fuori sede è ridotto a meno di una cinquantina di uomini, ma gli impegni sono di rilievo. «Abbiamo il compito di garantire la sicurezza nelle sedi diplomatiche in Paesi a rischio, ma anche di addestrare le forze di polizia locale in Libia, in Somalia e in Palestina, oltre che, ovviamente, in Afghanistan». Nel corso della cerimonia di ieri organizzata sulla piazza d’armi della caserma Cascino di via Trieste, insieme al tenente colonnello Giuseppe Minutoli e al prefetto Vittorio Zappalorto, il colonnello D’Angelo ha consegnato i riconoscimenti ai carabinieri che si sono distinti nel corso dell’anno. L’Encomio semplice tributato dal comandante del contingente nazionale di Herat in Afghanistan è stato ricevuto dal tenente Daniele Donin e dal maresciallo capo Vincenzo Nocelli. Per la missione Eutm in Somalia l’elogio è stato consegnato al maggiore Nicola Bonomi, al maresciallo ordinario Francesco Brugnoli e al carabiniere scelto Ivan Zabarella; elogio per la missione Isaf in Afghanistan anche al luogotenente Alfredo Teatino, al maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Raffaele Fazzini, al maresciallo capo Carlo Marella, al vice brigadiere Fulvio Selvaggi, ai carabinieri scelti Riccardo Amoroso e Massimiliano Tangianu e al carabiniere Marco Luca Muto; infine l’encomio per la missione Unifil in Libano è andato all’appuntato scelto Gianluca Campa.
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