La Casa di riposo si allarga e “apre” in riva Bersaglieri

GRADO. Una quarantina di anziani non autosufficienti troverà spazio in quella che un tempo era identificata come “Casa protetta di riva Bersaglieri”. Diventerà, invece, una sorta di dependance della Casa di Riposo struttura quest’ultima dove con il trasferimento di questi anziani si libereranno altrettanti posti che potranno venir usufruiti da anziani gradesi autosufficienti, a anche da diverse persone di tutta la regione che ne hanno fatto richiesta .Per accedere oggi alla Casa di riposo c’è, infatti, parecchio da attende in quanto la lista d’attesa è sempre piuttosto lunga.
A darne notizia è il vicesindaco Gianni Di Mercurio che ha portato all’esame della giunta, che l’ha poi approvato, il progetto di riuso dell’immobile di riva Bersaglieri che era inutilizzato da ben 10 anni. Ha funzionato, infatti, solamente dal 1997 al 2004 in occasione dei lavori di ristrutturazione della Casa di riposo dell’isola della Schiusa ed inoltre per consentire all’Azienda sanitaria di fornire i servizi ambulatoriali in attesa della realizzazione del nuovo distretto sanitario dopo che era stato abbattuto il vecchio ospedale.
Oggi per la rimessa a norma dell’edificio di riva Bersaglieri ci vogliono circa 500 mila euro che l’attuale amministrazione ha già posto a bilancio. In poche parole, si può partire da subito con il sempre troppo lungo iter burocratico per l’affidamento degli interventi da effettuare che dovrebbero poi durare solo qualche mese. Interventi che riguarderanno la sistemazione dei 20 servizi igienici, l’integrazione di rivelatori per l’impianto rilevazione fumi, la revisione dell’impianto elettrico, di quello dell’illuminazione, dell’impianto di raffrescamento e del riscaldamento; la verifica delle parti metalliche ed elettriche delle attrezzature della cucina, la revisione dell’impianto tv, il nuovo impianto citofonico e interfono, l’impianto telefonico con collegamento internet e il collaudo e l’adeguamento dell’ascensore monta lettighe.
Verranno inoltre eliminate le infiltrazioni d’acqua nelle parti murarie, ci sarà la sostituzione del pavimento danneggiato e naturalmente è prevista la tinteggiatura di tutto l’edificio. Oltre agli anziani non autosufficienti, la Regione ha manifestato pure condivisione alla proposta del Comune concordando che nella struttura venga attivato pure un servizio semiresidenziale diurno e notturno che preveda anche la sperimentazione di accoglienza temporanea nonché dei servizi domiciliari.
Ma c’è un’ulteriore interessante novità che annuncia Di Mercurio: la Regione ha contestualmente invitato il Comune a valutare l’opportunità di prevedere, congiuntamente con il Cisi, il Consorzio isontino servizi integrati, la realizzazione a titolo sperimentale di un nucleo funzionale per l’accoglimento di persone disabili anziane. Il Comune ha già predisposto incontri per l’approfondimento e il confronto su questo tema indubbiamente importante ma anche difficile. Per quanto riguarda l’aspetto economico organizzativo, il centro di costo sarà unico e alcuni servizi alberghieri (ristorazione, lavanderia, manutenzioni, servizi amministrativi) saranno garantiti attraverso l’attuale organizzazione della Casa di riposo.
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