La chiesa di Roiano ferita dal maltempo

Neve e ghiaccio non si sono fatti vedere, complice la colonnina di mercurio rimasta sopra lo zero, ma pioggia e bora forte si sono presentate puntuali all’appuntamento annunciato dall’allerta meteo lanciata dalla protezione civile nel pomeriggio di martedì, costringendo i vigili del fuoco a una nottata (e mattinata) di superlavoro.
Tra alberi e rami caduti, cornicioni pericolanti, tetti scoperchiati e intonaci staccati, sono stati quasi una trentina gli interventi effettuati nelle varie zone della città dalla serata di martedì alla mattinata di ieri, quando le raffiche di bora hanno raggiunto i 122 km/h, per poi attenuarsi nel corso della giornata.
In mezzo ai tanti interventi di “routine”, che si ripetono ogni volta che il vento alza la voce superando i 100 chilometri orari, l’unica “vittima” illustre del maltempo è stato il campanile della chiesa dei Santi Ermacora e Fortunato di Roiano, da dove si è staccato un grosso pezzo di intonaco, che è poi precipitato a terra in piazza Tra i Rivi. I vigili del fuoco sono arrivati subito sul posto (attorno alle 21 di martedì sera), ma hanno dovuto rinviare la messa in sicurezza del muro vista l’impossibilità di utilizzare l’autoscala al buio tra le forti raffiche di vento e la pioggia incessante. La polizia locale, nel frattempo, ha provveduto a recintare l’area interessata dal crollo, che non ha comunque causato disagi alla viabilità.
La bora non ha comunque risparmiato alcuna zona della città, come dimostra il “bollettino” dei vigili del fuoco, che parla di intonaci caduti anche in via del Pucino, viale al Cacciatore e via Alpi Giulie, una guaina pericolante sul tetto di un’abitazione in via Daurant, un ramo caduto in mezzo alla carreggiata in via dei Pellgrini, un tetto scoperchiato in via Rossetti, un altro ramo che ha danneggiato un’auto parcheggiata in via Verga, una lamiera pericolante all’angolo tra le vie Piccardi e dei Porta e un paio di alberi a rischio crollo in via Brigata Casale e in via Carnaro. Da segnalare anche i tanti cassonetti e bottini che hanno “preso il volo” colpendo auto parcheggiate e finendo in mezzo a strade e marciapiedi.
L’emergenza maltempo è rientrata nella tarda mattinata di ieri, quando le raffiche hanno iniziato a perdere gradualmente intensità. Alle 12 sono stati anche riaperti i cancelli dei giardini pubblici comunali, letteralmente “chiusi per bora” dal pomeriggio di martedì.
Le previsioni dell’Osmer regionale per la giornata di oggi parlano di un quadro meteo ancora molto variabile, con possibilità di nebbia e foschia. Domani dovrebbe tornare il vento, ma stavolta sarà quello di Libeccio.
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