La città “osservatorio” per l’integrazione

Secondo i dem deve diventare riferimento anche nazionale. E Fincantieri deve fare la sua parte
Altran Mf-Bengalesi in ciittà
Altran Mf-Bengalesi in ciittà

Anche su «salute e prevenzione», nonché sulla «gestione dell’immigrazione» il Pd ha dettato il suo programma nel documento votato dall’assemblea. Sulla salute s’è convenuto che «i bisogni specifici di un territorio come il nostro (fortemente industrializzato e storicamente provato da malattie lavoro correlate) necessitano di particolare attenzione. Al di là della Riforma sanitaria regionale - ribadisce il Pd - riteniamo che non sia possibile depauperare orizzontalmente le strutture ospedaliere, tanto meno se non si è ancora potenziato il livello territoriale: il nostro nosocomio, nonostante sia uno spoke, risponde con competenza alle esigenze di ampie fasce di popolazione, in fase di emergenza e di lungo degenza, e non possiamo che garantire personale qualificato e risorse mirate per mantenere alto il livello di assistenza e prevenzione». I dem puntano poi l’attenzione sul sostegno all’assistenza domiciliare. Quanto all’immigrazione, «la xenofobia che dilaga negli ultimi anni anche in queste zone va contrastata con fermezza e razionalità, attraverso una comunicazione chiara ai nuovi cittadini dei diritti e doveri da rispettare. Il valore dell’inclusione che vogliamo portare avanti è ben diverso dalla tolleranza indifferente e dal buonismo di cui siamo accusati dalle destre. L’obiettivo è creare un unico corpo sociale che si riconosca nelle complessità delle sue componenti, senza negare le differenze e senza omologare le singole culture. La Regione - concludono - deve farsi parte in causa assumendo Monfalcone come un luogo privilegiato anche a livello nazionale. Dove investire su nuove ed efficaci politiche di integrazione. E Fincantieri deve fare la sua parte».(t.c.)

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