La Comunità italiana firma la convenzione sui contributi 2014

TRIESTE. È stata firmata ieri a Roma, al ministero degli Affari esteri, la convenzione tra lo stesso ministero, l’Unione italiana e l’Università popolare di Trieste, con la quale vengono impegnate...

TRIESTE. È stata firmata ieri a Roma, al ministero degli Affari esteri, la convenzione tra lo stesso ministero, l’Unione italiana e l’Università popolare di Trieste, con la quale vengono impegnate le risorse per il 2014 a favore della comunità italiana in Croazia e Slovenia, in attuazione della legge 73/01 e dei successivi rifinanziamenti.

Per l'Unione italiana la convenzione è stata firmata dal presidente della giunta esecutiva Maurizio Tremul, anche a nome del presidente Furio Radin, trattenuto a Zagabria da impegni parlamentari.

Per l'Università popolare di Trieste ha firmato il presidente Fabrizio Somma, mentre per il ministero a siglare il documento è stato il direttore generale della direzione per l'Unione europea, ambasciatore Luigi Mattiolo.

Alla firma era presente anche il ministro plenipotenziario Francesco Saverio De Luigi, presidente del comitato di coordinamento per la minoranza italiana in Croazia e Slovenia.

A margine della firma della convenzione è stata sottolineata la necessità  di proseguire sulla strada di una programmazione che possa incrementare la riconoscibilità  dell'attività  che la comunità italiana svolge per una sempre più efficace affermazione della lingua e della cultura italiana nell’Istria e a Fiume.

Fabrizio Somma, in particolare, ha assicurato il massimo impegno dell'Università popolare di Trieste in favore della comunità italiana, in piena sinergia con l'Unione italiana.

Il presidente dell’Università popolare ha ricordato inoltre l'importante anniversario che ricorre quest'anno, ossia il cinquantesimo della collaborazione tra l’Unione italiana dell’Istria e di Fiume/Unione italiana e la stessa Università popolare.

Maurizio Tremul, dal canto suo, ha ribadito che l'Unione italiana continuerà  sulla strada del rinnovamento nella tradizione, intrapresa nel corso dell’attuale mandato e che ha consentito il raggiungimento di risultati molto importanti.

Tremul ha infine auspicato che la comunità italiana possa essere presente, il prossimo anno, all'Expo di Milano.

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