La diplomazia culturale nell’Ue spiegata a 450 studenti

Quattrocentocinquanta studenti, ieri mattina, al liceo Galileo Galilei di via Mameli hanno assistito alla conferenza sulla diplomazia culturale dell’Unione europea, tenuta da Diego Marani, chiamato lo scorso anno a far parte del Seae, il nuovo servizio diplomatico dell’Ue.
La politica estera dell’Unione europea considerata da un’angolazione particolare, quella della “diplomazia culturale”: è stato questo il tema dell’incontro come anche dell’iniziativa di Dialoghi europei organizzata nel pomeriggio di ieri nella sala Tessitori. A svolgere la relazione nell’appuntamento pomeridiano - che ovviamente non ha potuto prescindere dalle più recenti decisioni sulla cosiddetta Brexit e sulle migrazioni - è stato sempre Diego Marani. Il Seae (Servizio europeo azioni esterne) è stato costituito il primo gennaio 2011 in base al Trattato di Lisbona, e ha il compito di supportare l’attività dell’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue, incarico attualmente ricoperto dall’italiana Federica Mogherini.
Marani conosce e parla numerose lingue europee e forte di questa conoscenza ha “inventato” l’europanto, un idioma artificiale costituito da un insieme di tutte le lingue d’Europa, ma che vuole essere in realtà una provocazione contro le pretese di purezza linguistica dei vari Stati.
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