«La fiscalità leggera per favorire i cittadini»

Romoli: «Siamo primi grazie all’azzeramento dell’addizionale Irpef e a una Tasi molto contenuta»
Bumbaca Gorizia 19.03.2015 Apertura Supermercato Despar Corso Verdi Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 19.03.2015 Apertura Supermercato Despar Corso Verdi Fotografia di Pierluigi Bumbaca

«La nostra fiscalità leggera? Non favorisce solo le imprese, ma anche e soprattutto i semplici cittadini». Il sindaco di Gorizia Ettore Romoli guarda con soddisfazione e orgoglio la classifica stilata dalla Confederazione nazionale dell'artigianato, che incorona Gorizia come la città con la pressione fiscale (in questo caso sulle piccole e medie imprese) più bassa d'Italia. Le tasse in totale assorbono a Gorizia il 54,5% del reddito, meglio anche di quel che succede a Cuneo e Belluno, le altre "regine" italiane, ferme al 54,5%. Al capo opposto della classifica, quello negativo, Reggio Calabria e Bologna, che fanno segnare un dato del 73,2 e del 71,9%. Con la media italiana comunque pari al 61%. Un primato, quello goriziano, merito delle scelte dell'amministrazione locale. «Come è noto le tasse dello Stato, in Italia, sono uguali per tutti - ha spiegato ieri il sindaco Romoli, incontrando la stampa -, quindi la differenza sulla tassazione la fanno solo le tasse comunali e regionali, visto che Comune e Regione sono i due enti locali che determinano le imposte. La Regione ha già un'addizionale Irpef molto bassa, e questo fa sì che un po' tutti i quattro capoluoghi regionali siano piazzati molto bene in questa classifica. In più Gorizia ha il vantaggio di aver proprio azzerato l'addizionale Irpef, e da qui il primato». Che fa bene alle imprese, come sottolinea la Cna, ma anche ai cittadini.

«Sì perché per tutti i goriziani il non dover pagare l'addizionale Irpef si aggiunge ad una Tasi sulla prima casa tra le più basse in assoluto, pari all'1,50 per mille, con quella sulla seconda casa all'aliquota base del 7,6 - ha detto ancora Romoli -. E, ancora, a Gorizia abbiamo tariffe per i servizi a domanda individuale particolarmente basse. Tutto questo significa che dobbiamo riuscire ad essere attrattivi non solo per le imprese, ma anche per i cittadini: Gorizia è una bella città dove vivere, ed è anche più conveniente di altre. Sono parametri che contano quando una famiglia sceglie dove stabilirsi». Romoli, come fatto più volte in passato, spiega che tutto questo non è frutto del caso, ma di scelte ben precise. Di una strategia complessiva portata avanti negli anni. «Abbiamo semplicemente cercato di amministrare la città in modo oculato, evitando di sperperare denaro pubblico come accade in altre realtà - ha detto il primo cittadino -. Il tutto, contemporaneamente, abbattendo l'indebitamento comunale, che è sceso dai 23 milioni di euro del 2009 ai 2,9 milioni di oggi. C'è chi ritiene, nell'opposizione, che dovremmo aumentare le tasse per avere più risorse da distribuire dove serve, mentre noi pensiamo che sia meglio lasciare direttamente i soldi nelle tasche dei goriziani, permettendo a loro di spenderli come meglio credono».

Marco Bisiach

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