La giunta accelera sul quartiere “green”

Sono una sessantina, una metà sarà destinata ai giovani che non possono ancora permettersi un affitto ma che intendono iniziare comunque una vita indipendente. Gli alloggi in zona “Urban”, quelli usati finora dagli studenti universitari, saranno consegnati dall’Ardiss (l’ex Erdisu) al Comune.
Il passaggio, come confermato nel recente sopralluogo degli assessori comunali ai Lavori pubblici Andrea Dapretto e alla Pianificazione urbana Elena Marchigiani, che hanno visitato le strutture assieme all’assessore regionale all’Istruzione Loredana Panariti, avverrà a luglio.
I tre assessori, accompagnati dai rispettivi tecnici, hanno verificato personalmente la situazione e le caratteristiche degli stabili. Si tratta di vani di varia metratura e particolarità: una o più stanze pensate per ospitare una oppure due persone per un totale di ottantasei posti letto.
Le condizioni sono state giudicate complessivamente buone, come è emerso dal controllo fatto, grazie soprattutto alle manutenzioni che del resto sono ancora in corso.
Non appena riconsegnati al Comune, che ne è l’ente proprietario, gli alloggi potranno essere assegnati ai ragazzi sulla base di un apposito bando. Il municipio, come già annunciato nei mesi scorsi dal sindaco Roberto Cosolini in occasione di un incontro con i rappresentanti delle associazioni giovanili della città, riserverà una parte degli spazi ai giovani residenti che intendono intraprendere una propria autonomia di vita ma non si trovano ancora nelle condizioni economiche per poterlo fare in modo adeguato. Gli affitti, dunque, saranno tarati su un prezzo agevolato, proprio per venire incontro a chi non ha ancora sufficienti strumenti per rivolgersi al mercato privato.
«Penso si debba intercettare anche tutti quei ragazzi motivati ad andare a vivere da soli ma che per varie ragioni non ce la fanno – ha dichiarato recentemente il sindaco Cosolini – ritengo sia indispensabile aiutare i progetti di autonomia o dare ospitalità temporanea a chi arriva a Trieste».
Un’altra parte degli alloggi, infatti, potrà essere impiegata per chi viene da fuori per un periodo di formazione o per ragioni professionali.
Nelle prossime settimane, precisa a questo proposito una nota del municipio, seguiranno ulteriori sopralluoghi di carattere più tecnico per stabilire eventuali migliorie e accorgimenti impiantistici. Tutto questo, precisa il comunicato dell’ente, «per ottimizzare la tipologia dell'offerta abitativa in una Trieste che vuole dimostrarsi sempre più aperta e attrattiva, a misura dei ragazzi e delle loro esigenze».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








