La Lista Dipiazza ci ripensa Dal Toè torna al suo posto

Riamessa in commissione la consigliera che aveva criticato la nomina di Monassi Sai: «Ringrazio il sindaco della retromarcia ma Rossi dovrebbe chiedere scusa»
Di Fabio Dorigo
Lasorte Trieste 18/03/16 - Vis a Vis, Presentazione Candidatura a Sindaco di Roberto Dipiazza, Giorgio Rossi
Lasorte Trieste 18/03/16 - Vis a Vis, Presentazione Candidatura a Sindaco di Roberto Dipiazza, Giorgio Rossi

L’affaire Monassi “rivolta” sottosopra la Lista Dipiazza. Barbara Dal Toè, consigliera di Rivolta l’Italia eletta nella Lista Dipiazza, riavrà il posto in Prima commissione che le era stato tolto alcuni giorni fa dopo le sue critiche alla nomina dell’ex presidente del Porto di Trieste a capo dei revisori dell’Ater regionale, nomina che seguiva quella del quasi ottantenne avvocato Sergio Pacor al Teatro Rossetti. Una retromarcia fatta di corsa, in modo - si può ipotizzare - da nascondere le tracce e fare finta che non sia successo nulla. La civica che porta il nome del sindaco pare sull’orlo di una crisi dei nervi. Sotto accusa la mancanza di guida politica che ha permesso il pasticcio della “rimozione rimossa” a insaputa di Roberto Dipiazza (e pure di Carlo Grilli) e avvenuto a quanto dicono a Palazzo su suggerimento del capogruppo di Forza Italia Piero Camber (che ovviamente nega un suo coinvolgimento). Il dietrofront è stato “ordinato” dal capogruppo Vincenzo Resigno, militare di professione, al presidente del Consiglio comunale Marco Gabrielli. Lo stesso Rescigno aveva diramato l’ordine della rimozione d’ufficio dell’infermiera Dal Toè con il tributarista Roberto Cason. Ordine e contrordine. Sul sito della rete civica del Comune il cambio è stato registrato. E tra qualche giorno si dovrà tornare alla versione precedente. Una lista dalle porte girevoli. Cason praticamente non ha fatto neppure in tempo a partecipare a una seduta della Prima commissione.

«Mi hanno informato dagli uffici che è arrivata la richiesta del capogruppo Rescigno che chiede di riassegnare il posto alla Dal Toè. Daremo seguito alla richiesta», conferma Gabrielli che nel suo ruolo di presidente del Consiglio non vuole commentare queste giravolte della sua lista. «Mi ha informato la consigliera di essere stata riammessa», sorride il leghista Antonio Lippolis, presidente della Prima commissione, che non farà in tempo a vedere Cason in azione. «È una vittoria della meritocrazia e di Rivolta l’Italia sulle presunte missioni punitive modello dilettanti allo sbaraglio - commenta Manlio Sai, coordinatore provinciale di Rivolta l’Italia -. Apprendo con soddisfazione dalla nostra rappresentante e portavoce nel Comune di Trieste Barbara Dal Toè che la sua presenza in Prima commissione è stata riconfermata, anche se mancano soltanto le formalità burocratiche».

Tutto bene quel che finisce bene, insomma. Non proprio. «Apprezzo anche il passo indietro del sindaco Dipiazza nell’essersi speso nel mantenere la Dal Toè nella Prima commissione. Non ho letto, invece, una nota ufficiale di scuse da parte del presidente Rossi o del capogruppo Rescigno per l’errore “frettoloso” compiuto. Evidentemente non è usanza scusarsi pubblicamente quando si commette un errore o peggio due», attacca Sai lanciando ombre sulla gestione della lista da parte del presidente e pluriassessore Rossi. «Sono felice di poter riprendere i lavori nella Prima commissione, la sanità è il mio campo lavorativo. Sono convinta di potermi spendere in favore dei cittadini», dichiara intanto Dal Toè. La sua estromissione politica dalla commissione non è passata inosservata.

«Grande solidarietà a Barbara Dal Toè - dichiara il senatore Francesco Russo del Pd - rimossa dalla Prima commissione semplicemente per aver avuto il coraggio di chiedere pubblicamente quello che in tanti pensano: “perché fino ad oggi solo nomine camberiane?”. Il riferimento a Marina Monassi (ma non solo) è evidente. Ovviamente, nessuno ha risposto». La consigliera Dal Toè ringrazia: «Vado avanti a testa alta. Non sarò mai un loro zerbino».

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