La missione di Fedriga e Riccardi per illustrare la riforma sanitaria

IL VERTICEOggi, il presidente della giunta regionale Massimiliano Fedriga e l’assessore alla sanità, Riccardo Riccardi, saranno a Gorizia per illustrare ai sindaci dell’Isontino, la proposta di...

IL VERTICE

Oggi, il presidente della giunta regionale Massimiliano Fedriga e l’assessore alla sanità, Riccardo Riccardi, saranno a Gorizia per illustrare ai sindaci dell’Isontino, la proposta di riforma sanitaria. Alle 18.30, nella sala del consiglio comunale esporranno le ipotesi delineate dal Comitato dei saggi per riorganizzare il settore sanitario del Friuli Venezia Giulia. Oltre agli amministratori dei Comuni isontini, saranno presenti, fra gli altri, anche parlamentari, consiglieri regionali e sindacati, chiamati ad esprimere il loro parere sulla bozza di riforma.

In vista dellìincontro interviene il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti. «ProgettoFvg di Ferruccio Saro (il consigliere più ascoltato dal presidente Fedriga) ha già anticipato che, dopo la sanità, sarà la volta degli enti di area vasta (le “nuove Province” o come si chiameranno) e delle Ater, che diventeranno tre e sulla quale (sull’Ater in particolare) gli appetiti triestini non sono mai mancati - rincara l’esponente Pd -. È chiaro il disegno politico di cancellazione dalla cartina politico-geografica regionale dell’Isontino: così però si certifica definitivamente non solo la sua fine, ma la fine dell’unità regionale e del suo policentrismo che, in questi decenni di storia, hanno rappresentato la forza del Friuli Venezia Giulia. A ben poco valgono le ventilate promesse di prevedere a Gorizia nuove sedi di uffici regionali, compresa la sede della nuova Agenzia regionale della sanità: se la tengano!».

Diego Moretti va oltre e attacca a testa bassa l’amministrazione regionale. «Le prossime settimane - dice - aiuteranno a capire meglio chi tiene all’Isontino e chi no, a cominciare da coloro che ieri hanno voluto affossare e boicottare le Unioni territoriali intercomunali (che valorizzano i territori), e oggi non fanno nulla per evitare la cancellazione dell’Isontino. La dignità del territorio non ha prezzo: sarebbe ora che la destra-centro isontina batta un colpo!».

Ma il tema ha finito con lo scatenare anche gli ex consiglieri comunali Livio Bianchini e Marijan Sosol, sempre in prima linea nella battaglia per la tutela della sanità isontina. «Invitiamo la rappresentanza politica attualmente presente nel Consiglio comunale di Gorizia a formulare un documento con il quale si impegna l’attuale amministrazione regionale a considerare la necessità di istituire un’ulteriore quarta area sanitaria transfrontaliera isontina riconoscendo, in questo modo, le attuali iniziative che si concretizzeranno probabilmente nel prossimo futuro. Il riferimento va ai progetti della Casa del parto, del disagio psichico transfrontaliero, della prevenzione, diagnosi e cura del tumore alla mammella e dell’annunciata istituzione del Centro di prenotazione unico (Cup) transfrontaliero, i quali, a nostro avviso, andrebbero gestiti e governati da istituzioni preposte, quali la Regione Fvg e il governo sloveno». —

FRA.FA.

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