La partenza all’alba per arrivare in ateneo

Lo stavano aspettando in ufficio, come ogni lunedì mattina. Quando non lo hanno visto arrivare hanno pensato a un semplice ritardo, magari dovuto al traffico in autostrada. «Credevamo fosse partito un po’ più tardi da casa sua, ad Agordo, e non ci siamo preoccupati più di tanto» spiega con la voce rotta Romano Trampus, responsabile dell’Unità di staff Servizi informativi dell’Università di Trieste, dove Giorgio Maria Scussel lavorava come tecnico informatico dal lontano 2001.

Solo più tardi, in ufficio, è arrivata la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. Quella che li ha informati che Giorgio Scussel, a Trieste, non sarebbe tornato mai più: la sua vita si è drammaticamente spezzata sull’Agordina, mentre stava rientrando nella sua città d’adozione dopo un weekend trascorso nel Bellunese a casa del padre.

«Era una persona molto, molto buona - aggiunge ancora Trampus -. Lavorava come tecnico nella nostra unità da 15 anni, si occupava dei sistemi informatici per il trasferimento delle conoscenze dell’ateneo triestino. Era un collega davvero buono - ripete -. Non ci sono parole, ci dispiace tantissimo...».

I vecchi compagni di scuola e gli ex vicini di casa di Agordo lo ricordano come un tipo pacato e riservato. Lo incontravano di tanto in tanto, quando tornava tra le sue montagne per far visita al padre Mario di 85 anni, rimasto vedovo della moglie Wanda Gallo. In tale servizio Giorgio si alternava con il fratello Paolo, residente in Emilia Romagna, che non appena ha saputo della tragedia è partito subito per Agordo dove è arrivato nel primo pomeriggio di ieri.

Giorgio Scussel aveva frequentato ad Agordo le scuole medie, quindi si era iscritto al liceo scientifico a Belluno e successivamente era partito alla volta di Trieste. Ora viveva in pianta stabile a Trieste in un appartamento in via delle Ginestre, nel rione di Roiano.

I funerali si svolgeranno presumibilmente domani alle 14.30 nella chiesa arcidiaconale ad Agordo.(g.san. e e.le.)