La polizia denuncia i vertici del Novi List

Il proprietario Faggian e il direttore Kneževi„ nei guai per la gestione economica. Salvagente sul debito dalla Zagreba›ka Banka

FIUME. Si riaccendono le tensioni al Novi list, la casa editrice fiumana colpita da grave illiquidità e il cui omonimo quotidiano è uno dei simboli dello spazio mediatico a Fiume e nella regione del Quarnero e Gorski kotar.

Dal 2011 il Novi list è di proprietà all’80 per cento del polesano Albert Faggian, a sua volta titolare del giornale Glas Istre di Pola. Dopo la denuncia contro Faggian e contro il direttore generale dell’azienda, Gordan Kneževi„, partita dai sindacati e dai dipendenti, la polizia ha voluto vederci chiaro, controllando minuziosamente una caterva di documenti per constatare se fossero ravvisabili elementi di reato.

In effetti, gli investigatori hanno scoperto qualcosa, al punto che la polizia ha sporto denuncia alla procura fiumana contro il citato duo, sospettato di abuso di fiducia nella gestione economica.

In poche parole, a causa del contratto firmato nel marzo 2013 tra Novi list e la zaratina Rtd (proprietaria del giornale Zadarski list di Zara), l’editrice quarnerina ha avuto minori introiti, risultando danneggiata per 819 mila kune, circa 108 mila euro. Ricordiamo che Faggian è pure titolare dello Zadarski list e nel tentativo di salvare il giornale dalmata avrebbe coperto i suoi debiti con il denaro del Novi list.

Mese dopo mese, le esposizioni di Faggian verso il Novi list (270 occupati) sono salite in modo consistente, arrivando a toccare i 10 milioni di kune, pari ad un milione e 310 mila euro.

A questo buco, si aggiungono i 3 milioni e 300 mila euro che l’ex proprietario del Novi list, Robert Ježi„ (tycoon in rovina), aveva prelevato abusivamente all’editrice, ritenendola evidentemente il suo bancomat privato. Se sarà sollevato l’atto d’accusa e provata l’eventuale colpevolezza, Faggian e Kneževi„ rischiano da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 10 anni di reclusione.

Per il Novi list dunque momenti difficilissimi: già anni fa i dipendenti si erano decurtati spontaneamente gli stipendi nella misura del 40 per cento. I tagli occupazionali avevano poi riguardato un centinaio di persone, per tacere dei sacrifici imposti ai pubblicisti. Ieri a lanciare una specie di salvagente al Novi list è stata la Zagreba›ka Banka, in realtà la vera proprietaria del quotidiano. All’atto della compravendita del Novi list, Faggian aveva acceso un mutuo in questo istituto (10 milioni e mezzo di euro), senza pagare in seguito neanche una rata.

La direzione della Zagreba›ka banka ha deciso di voler coprire parte dei debiti del Novi list, il che potrebbe garantire la salvezza al glorioso giornale quarnerino.

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