La Pro loco: «Ridateci la fontana»

di Elena Placitelli
CERVIGNANO
Ristrutturare piazza Indipendenza ricollocando la fontana al centro dell'antica agorà. Mai come nella Bassa friulana, l'acqua è simbolo di un territorio unico per la presenza dei pozzi artesiani. Per questo motivo, il benvenuto ai visitatori di Cervignano dovrebbe continuare ad essere dato con una fontana, simbolo del legame che ancora oggi i cittadini hanno con l'acqua che sgorga da ogni angolo del loro territorio. Ne è convinto il presidente della Proloco, Patrizio Cadetto, come tanti altri cervignanesi alle prese con la stesura del progetto da presentare all'amministrazione comunale per il Piano integrato di sviluppo sostenibile urbano (Pisus).
Non si deve guardare tanto lontano per ricordare che una volta il centro di piazza Indipendenza era abbellito da una fontana. Fu tolta vent'anni fa, nell'ultimo intervento di riqualificazione della piazza, che risale agli anni 1990 e 1991. Ma oggi la sua presenza manca ancora. Al punto da ripensarla come elemento architettonico capace di rendere nuovo appeal al centro di Cervignano. «Togliere la fontana è stato un delitto – afferma Cadetto - rappresentava il simbolo di appartenenza della comunità cervignanese. Ora, il Piano di sviluppo sostenibile e urbano potrebbe essere una buona occasione per ristrutturare piazza Indipendenza, magari restituendole una bella fontana». La proposta di riqualificazione avanzata dalla Proloco non si ferma all'assenza della fontana. D'altronde il mercatino dell'usato che va in scena in piazza Indipendenza ogni prima domenica del mese è una delle manifestazioni più riuscite della Proloco. Così che quest'ultima ci tiene particolarmente a migliorarne la location: «La piazza è sempre stata un luogo aggregante – riprende Cadetto - e continua ad esserlo grazie ai mercati del giovedì e della domenica. Solo che i gazebi vengono allestiti in maniera caotica. Altra cosa se ci fosse una disposizione permanente per esporre le merci e nuove mostre all'aperto. In questo modo, espositori e avventori avrebbero un raggio d'azione più efficace, senza perdersi nel disordine delle bancarelle». Secondo la Proloco ristrutturare la piazza vorrebbe anche dire mettere a posto le panchine e cambiare illuminazione, sistemando anche il mosaico malconcio di richiamo al suo “gemello” esterno alla Chiesa di San Michele. Guardando in generale a tutta l'area del centro, la Proloco invece ancora non si sbottona, in attesa della consegna ufficiale dei progetti. Con l'unica eccezione per l'infopoint wi fi che vorrebbe fosse realizzato nel piazzale del Mesol. Un'idea che ben si collega al portale web turistico e commerciale proposto dal regista Sandro D'Antonio nel corso dell'ultima riunione in Comune. Intanto a breve scadono i termini: entro lunedì i piccoli e medi imprenditori locali dovranno consegnare in municipio le proprie manifestazioni d'interesse. L'amministrazione le vaglierà, per poi stendere un unico Pisus da inviare in Regione, nella speranza che il progetto pubblico e privato possa essere selezionato fra i migliori. Se così fosse, l'alta posta in palio (da 3 a 6 milioni di euro per ogni progetto vincente) potrebbe essere dirottato su Cervignano rimettendo in moto il centro urbano.
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