La salma di Giulio è a Fiumicello, per i funerali pubblici attese 6000 persone

FIUMICELLO La salma di Giulio Regeni è giunta alle 19 circa di giovedì 11 febbraio, a Fiumicello. Secondo quanto si è appreso, e diversamente da quanto si era detto nei giorni scorsi, il corpo del giovane ricercatore è partita giovedì mattina da Roma su un carro funebre ed, una volta arrivata in paese è stata sistemata nella chiesa di San Lorenzo per la notte. Qui si è già tenuta, in forma strettamente privata e con la presenza dei soli parenti più prossimi, una veglia funebre. I pochi giornalisti e fotografi presenti sono stati invitati a restare a distanza.
Venerdì il feretro verrà portato nella palestra del piccolo centro della Bassa friulana, dove - a partire dalle 14 - si terranno le esequie pubbliche alle quali è stato chiesto non vengano usate né telecamere né macchine fotografiche, né altri dispositivi tecnologici in grado di riprodurre immagini.
Per rispettare il volere della famiglia Regeni - che ha mantenuto fin dall'inizio una riservatezza esemplare e ha accuratamente evitato ogni forma di esposizione mediatica nonostante il clamore internazionale sulla vicenda - "Il Piccolo" ha deciso di rappresentare il funerale, sia sul sito sia sul giornale cartaceo, con una sola inquadratura panoramica. Non pubblicheremo né altre fotografie né i video.
A Fiumicello intanto c'è soprattutto una calma più profonda del solito, e che sembra quasi sfiorare il silenzio anche nel centro del paese, a rendere tangibile il dolore e la rabbia per la morte di Giulio e per quanto sta vivendo la sua famiglia.
Un unico segno lo si trova nella chiesa di San Valentino Martire, dove sulla cancellata che delimita il fonte battesimale all'ingresso dell'edificio è stata collocata una foto del ricercatore. Accompagnata da una scritta in pennarello rosso: «Non è giusto. E senza giustizia non può esserci pace. Ciao Giulio».
Anche a Fiumicello si spera e si vuole quindi che i responsabili dell'efferato omicidio siano individuati e che su quanto accaduto sia fatta chiarezza. Tutti, per il resto, stanno cercando di proteggere il diritto alla riservatezza della famiglia, cercando, anche in questo modo, di fare sentire quanto sia vicina la comunità.
Ai funeralli di venerdì 12 febbraio sono attese circa seimila persone, ha precisato il sindaco Scridel: «Partecipino pure tutti ma non in forma istituzionale, anche il sottoscritto ci sarà ma non porterà la fascia tricolore e non ci sarà il gonfalone del Comune, per assecondare i desideri della famiglia», ha annunciato il sindaco riportando le volontà della famiglia Regeni.
I Regeni hanno diffuso una nota nella quale, «nel ringraziare tutti e in particolare la comunità di Fiumicello per la solidarietà e l'affetto dimostrati», rinnova «la preghiera ai mezzi di informazione di non utilizzare telecamere, fotocamere né qualsivoglia mezzo di ripresa audiovisiva per tutta la durata della cerimonia».
E poi la richiesta «a quanti parteciperanno venerdì al funerale di Giulio di farlo individualmente, nella condivisione personale del dolore, senza ostentare vessilli, bandiere, slogan o qualsiasi altro simbolo che richiami qualcosa di diverso dall'essere persone che si stringono intorno ad altre persone».
A coordinare la situazione sarà allestito un servizio di ordine pubblico, la cui organizzazione è stata definita nel corso di un incontro del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi ieri pomeriggio in Prefettura a Udine. Il servizio sarà diretto dalla Questura di Udine e garantito da Polizia, Carabinieri, Polizie locali e volontari della Protezione civile.
Nessuno mercoledì mattina ha superato le transenne poste all'imbocco di via Bonetti per vietare l'ingresso nella strada in cui si trova l'abitazione della famiglia Regeni a persone che non siano i residenti. L'ordinanza emessa nei giorni scorsi rimarrà in vigore almeno fino alla mezzanotte di venerdì, in modo da evitare l'accesso di mezzi a servizio dei mass media, che anche mercoledì sono rimasti concentrati nel parcheggio tra il Centro polifunzionale e il municipio, mentre nella zona della palestra comunale di via Primo Carnera gli operai del Comune stavano operando per pulire e adeguare l'area esterna della struttura che venerdì, alle 14, vedrà celebrare il funerale, con rito religioso, di Giulio Regeni.
La palestra, casa della pallavolo fiumicellese, è stata vuotata già martedì delle tribune e di altri arredi, gli striscioni degli sponsor sono stati staccati e un tabellone coperto. La palestra di via Carnera dovrebbe così essere in grado ospitare tra le 1.000 e le 1.500 persone.
«Difficile fare una stima esatta, ma in ogni caso lo spazio è almeno doppio rispetto a quello della chiesa», spiega Ennio Battistuta, presidente dell'Us Acli Fiumicello, società che gestisce normalmente l'impianto, e che appare scosso per quanto sta emergendo sulla fine di Giulio. Nonostante le dimensioni, la palestra rischia di non poter comunque accogliere quanti vorranno partecipare alle esequie che la famiglia ha voluto non di Stato, ma pubbliche, proprio per permettere a chiunque lo voglia di essere presente.
La massiccia partecipazione della comunità locale sarà affiancata da quella dei rappresentanti delle istituzioni locali di tutta la regione, degli amici di Giulio, provenienti da diversi Paesi stranieri, ma anche da diverse persone di Monfalcone, dove la madre Paola Deffendi è stata per anni apprezzatissima insegnante della scuola dell'Infanzia di largo Isonzo, oltre che impegnata nel Movimento di cooperazione educativa Isontino.
A Monfalcone non a caso il Comune ha pure proclamato il lutto cittadino nella giornata di venerdì per rendere tangibile la propria vicinanza alla famiglia e rispetto alla vicenda. Le bandiere saranno a mezz'asta o listate a lutto in tutti gli uffici e sedi comunali. Intanto mercoledì sono appunto proseguiti gli interventi nell'area di via Primo Carnera in vista delle esequie.
Gli addetti del Comune di Fiumicello sono intervenuti all'esterno dell'impianto curando la vegetazione che bordava il parcheggio a servizio della palestra comunale, del bocciodromo e anche del vicino pattinodromo. Si è provveduto anche a una pulizia accurata di tutta l'area esterna dell'impianto, dove le attività sportive sono state sospese già da mercoledì e fino a tutta la giornata di venerdì.
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