«La Salute firmi il protocollo e può riaprire»

«Da parte nostra non c'è alcuna volontà di ostacolare La Salute, che anzi ci è estremamente utile e con la quale siamo felici di collaborare. Se volesse, l'associazione potrebbe riprendere anche domani a eseguire i prelievi, ma nel rispetto del nostro protocollo di sicurezza». Il direttore generale dell'Azienda Sanitaria Bassa Friulana Isontina Giovanni Pilati è intervenuto per fare chiarezza su una situazione, quella dell'ambulatorio prelievi de La Salute di Lucinico, fermo da giugno. «Da quel che si legge e sente dire, pare che il problema sia che noi impediamo all'associazione di riprendere l'attività, o addirittura non forniamo a La Salute le provette – dice Pilati -. Ma tutto questo è assurdo. Da parte nostra c'è la massima disponibilità e anche l'interesse al fatto che a Lucinico possa riprendere l'attività del centro prelievi, ma è l'associazione che per certi versi si è auto esclusa, al momento, non siglando il protocollo di sicurezza previsto per tutti i soggetti pubblici e privati che portano i loro campioni nei laboratori di analisi pubblici, come è quello di Monfalcone». L'associazione, ha spiegato Pilati, non ha ancora sottoscritto l'accordo perché in difficoltà nel soddisfare alcuni dei requisiti richiesti, e in particolare quello legato alla fase di accettazione dei pazienti che si sottopongono alle analisi. «Il protocollo regola tre fasi distinte – spiega il direttore sanitario dell'Azienda Gianni Cavallini, che ieri ha incontrato la stampa con Pilati e con il direttore amministrativo Antonio Poggiana -. La prima è quella che potremmo definire del Cup: si regolano le procedure di accettazione e la stampa delle etichette che devono assicurare la corretta corrispondenza delle provette. La seconda fase è quella della sicurezza sanitaria, dove si specificano le modalità di prelievo, conservazione e trasporto delle provette. Infine, la fase del ritiro del referto: come prevede la legge il ritiro può essere effettuato solo dal diretto interessato o da un suo incaricato, tramite delega». L'Ass precisa di aver incontrato diverse volte La Salute, la quale ha chiesto di poter ottenere nella sua sede una postazione cup, per evitare di dover fare la spola con il centro prenotazione dell'ospedale. «Ci siamo attivati per questo, avanzando alla Regione la richiesta di attivazione di un cup direttamente a Lucinico – ha spiegato Pilati -. Questo dimostra la nostra massima disponibilità e anche il fatto che consideriamo importante il ruolo delle associazioni e de La Salute in particolare, che peraltro organizzandosi e sottoscrivendo il protocollo potrebbe riprendere anche domani stesso l'attività, senza nessuna preclusione da parte nostra».
Marco Bisiach
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