La Sinistra contesta il taglio dei quotidiani

Niente abbonamento a Manifesto e Avvenire. Cisint: «Letti da pochissimi, ho risparmiato mille euro»
Bonaventura Monfalcone-13.02.2017 Biblioteca-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.02.2017 Biblioteca-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Le schermaglie tra opposizione e maggioranza non risparmiano la biblioteca e finiscono per infilzare le testate dei quotidiani. Cristiana Morsolin, consigliere de La Sinistra, ha presentato un’interrogazione in cui chiede conto delle ragioni che hanno portato l’amministrazione a depennare, dalla lista degli abbonamenti, Il Manifesto di indirizzo comunista e L’Avvenire di ispirazione cattolica. Non si è fatta attendere la replica del sindaco: «Solo 2 o 3 persone li sfogliavano: lo so perché ho interpellato il servizio bibliotecario. E siccome i due abbonamenti complessivamente pesavano sulle casse pubbliche per mille euro mi pareva che di questi tempi la cifra fosse eccessiva per accontentare solo un paio di lettori. Trattandosi poi di giornali di nicchia, a tiratura limitata, ho ritenuto che questi ultimi potessero spendere soldi di tasca propria». «Sono contenta che Morsolin faccia interrogazioni - ribatte il sindaco - mi piacerebbe però arrivassero anche sulle nuove coop o sulle terme romane: ne avrei di cose da dire...». Intanto Morsolin si scatena sui giornali, rilevando che «nella sala di lettura sono da anni a disposizione di tutti numerosi quotidiani e settimanali», ma da «segnalazioni di cittadini sembra siano stati rimossi, su ordine dell’ente Il Manifesto e L’Avvenire, mentre è stata inserita una copia aggiuntiva de Il Piccolo». «Se ciò corrispondesse al vero - conclude - sarebbe un atto gravissimo di limitazione di un’offerta plurale di informazione quale quella che deve garantire un’istituzione». Insomma, Morsolin auspica si tratti di «un “incidente” di percorso». Invece è stata una precisa scelta, come argomentato in prima battuta da Cisint, che poi scende nei particolari: nessuna limitazione della pluralità d’informazione «perché sono garantiti il Corriere, Repubblica, Sole 24 ore, Gazzetta dello sport e, a livello locale, Piccolo, nelle due edizioni, e Messaggero Veneto». «Mi è stato riferito - sempre il sindaco - che i più letti in assoluto sono Il Piccolo e la Gazzetta dello sport, così, nel primo caso, per evitare le file d’attesa che si formavano ho deciso di acquistare una copia in più e devo dire che con l’accorgimento in biblioteca la situazione si è normalizzata». «Non ho sostituito - conclude - le due testate con Libero, Il Giornale o quotidiani politicamente affini. E l’offerta resta estesa: la biblioteca ha a disposizione un numero di quotidiani più ampio rispetto a quello in altre strutture. Per ciò l’interrogazione di Morsolin è strumentale». (ti.ca.)

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