La Ui scende in campo per la Doc del terrano istriano
POLA. Anche l'Unione Italiana (Ui) scende in campo nella battaglia per la denominazione Doc del terrano istriano dopo che la Slovenia ha posto il veto a Bruxelles per quanto riguarda il territorio dell'Istria croata. L'Assemblea Ui riunita a Gallesano ha approvato la relativa mozione presentata dal consigliere Glauco Bevilacqua. «La questione ci riguarda da vicino - ha spiegato - in quanto gran parte dei produttori vitivinicoli dell'Istria appartengono alla Comunità nazionale italiana per i quali viene a porsi un problema economico non indifferente. Dobbiamo fare qualcosa per aiutarli». Della questione si occuperà la Giunta esecutiva Ui.
Tra gli altri punti, l’Assemblea ha dato disco verde per Programma di lavoro, Piano finanziario 2016 e Programmazione delle attività, iniziative e interventi da finanziarsi da finanziarsi con i mezzi della Legge 73/01 in favore della Comunità nazionale italiana per l'anno in corso. In proposito il presidente della Giunta esecutiva Maurizio Tremul ha sottolineato che il piano riesce a mettere insieme le attività tradizionali importanti per le comunità e le scuole e quelle nuove intese a creare degli eventi di maggior rilievo che riescono a promuovere il ruolo della Comunità nazionale italiana con particolare riferimento ai giovani, alla tutela del patrimonio culturale e alla celebrazione di anniversari importanti legati a personaggi storici come Nazario Sauro e il 70.esimo della strage di Vergarolla.
L'Assemblea ha approvato alcuni emendamenti, tra questi lo stanziamento di 3mila euro per il ripristino del finanziamento del programma italiano della Fiera del libro per ragazzi Monte Libric di Pola e altri 9mila per la stesura da parte di un'agenzia esterna, della strategia di sviluppo dell’Ui per i prossimi 5 anni. Emendamento quest'ultimo, caldeggiato dal presidente dell'Ui Furio Radin, che ha anche ringraziato l’Italia per aver prolungato di altri tre anni i finanziamenti mentre su quelli da parte croata sono venute a formarsi alcune nubi. Ai lavori dell'Assemblea sono intervenuti il Console generale d' Italia a Fiume Paolo Palminteri, e Fabrizio Somma e Alessandro Rossit dell’Università Popolare di Trieste. (p.r.)
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