L’afa scatena vespe e gabbiani: pompieri al lavoro

Una quindicina in poche ore gli interventi per alveari pericolosi e uccelli molesti nei cortili
Lasorte Trieste 31/05/12 - Via Roma angolo Via Machiavelli, Recupero Nido d'Api
Lasorte Trieste 31/05/12 - Via Roma angolo Via Machiavelli, Recupero Nido d'Api

Per i vigili del fuoco è stata, quella di ieri, una mattinata ad alto tasso “zoologico”. Una quindicina in poche ore, in effetti, sono state le chiamate al 115 per altrettante situazioni in cui protagonisti si sono rivelati gli animali: api, vespe, gabbiani e cornacchie.

Uno sciame d’api - il solito sciame che con l’arrivo del caldo “emigra” dalla propria casa al seguito di una nuova regina per cui lì non c’era più posto - è stato avvistato stavolta in un’area verde di via dell’Eremo. Molto voluminoso, grosso al punto da far ancora più impressione che in altre occasioni, lo sciame è stato pure in questo caso abilmente “dirottato” lontano dall’abitato da un apicoltore senza che nessuno si facesse male.

Un po’ di paura ma nessuna grave conseguenza nemmeno in prossimità di più d’una abitazione, dove invece si sono fatte vedere in massa le temute vespe, intente a costruire un alveare a ridosso delle finestre, in particolare all’interno dei cassonetti per i rolè.

La calura eccezionale di queste ultime ore ha reso quindi evidentemente meno lucidi gli uccelli di taglia media e grande ormai “urbani”, come cornacchie e gabbiani. I pompieri, ieri mattina, si sono dovuti dar da fare anche per loro. È capitato, a questo proposito, che planassero alla ricerca di acqua e scarti di cibo anche in cortili dalle dimensioni molto modeste, “dimenticando” che quel misero spazio non sarebbe stato poi sufficiente per prendere la “rincorsa” necessaria a spiccare di nuovo il volo. Imprigionati. Dunque molesti.(pi.ra.)

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