L’agente Furlan contro l’assoluzione di Poiana

Non è escluso che l’agente di polizia municipale Michele Furlan impugni, quale persona offesa, la sentenza di assoluzione emessa dal giudice di pace nei confronti di Lucio Poiana, il 47enne goriziano imputato di ingiurie e percosse (e non lesioni come a suo tempo riportato) nei confronti dello stesso vigile che lo aveva multato. Lo afferma il legale di Furlan, avvocato Nicola Sponza, sostenendo che «Poiana allo stato non risulterebbe assolto in via definitiva alla luce del fatto che la sentenza non è ancora passata in giudicato dovendo ancora decorrere i termini per i quali la persona offesa ha teorica facoltà di chiedere l’impugnazione al pm».
Lo stesso legale precisa poi che anche in sede di appello la ciclista menzionata nell’articolo sarebbe stata condannata.
L’avvocato Sponza sostiene poi che Furlan sarebbe «stato messo alla gogna» alludendo a un soggetto facile alle querele nei confronti dei cittadini che hanno reagito alle sue contravvenzioni». Nessuno vuole mettere alla gogna nessuno o mettere in discredito l’immagine dell’agente o la sua integrità morale, è che in sede processuale lo stesso ha dichiarato di aver presentato una trentina di querele nei confronti di altrettante persone. (fra. fem.)
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