L’altruismo dei lettori per i Frati di Montuzza

La società editrice del Piccolo, la Finegil, integra gli interessi maturati sul conto delle elargizioni e devolve mille euro a favore dell’attività sociale dei religiosi

Va ai Frati Cappuccini di Montuzza, quest’anno, la donazione di mille euro da parte della Finegil editoriale, la società editrice de Il Piccolo. L’azienda ha integrato l’importo degli interessi maturati sul conto corrente bancario dove vengono momentaneamente parcheggiate le elargizioni dei lettori (che sono pubblicate quotidianamente nelle pagine dell’Agenda) prima di essere inoltrate ai destinatari. Mille euro che si aggiungono agli oltre 93.700 già andati direttamente ai Frati di Montuzza per scelta mirata da parte di quanti hanno effettuato autonomamente il versamento tramite il sistema del quotidiano nell’arco del 2012.

Ogni anno, da parte della società Finegil, viene individuata una realtà operante nel campo del sociale particolarmente meritevole per le proprie finalità e la propria attività, cui destinare la quota in questione: quest’anno la scelta è caduta sui Frati di Montuzza, alla cui mensa si presentano ogni giorno tante persone in difficoltà per ricevere e consumare un pasto caldo. Nella situazione economico-sociale che tutto il Paese e quindi anche la città di Trieste stanno vivendo, Finegil e Il Piccolo hanno ritenuto di dare un supporto a questa realtà che, attraverso l’opera di religiosi e volontari al convento di via Capitolina 14, si prodiga per dare costantemente una mano agli altri. Dimostrando quanto l’altruismo e la solidarietà siano valori fondamentali nella vita, e ancora di più in contesti complicati: aiutare chi vive in affanno per alleviarne le difficoltà è la missione dei Frati Cappuccini di Montuzza. Ai quali va dunque un contributo in più, che è sempre frutto della generosità dei lettori del Piccolo.

Nell’arco dell’intero 2012, sono stati raccolti e destinati a diversi soggetti attraverso il sistema delle elargizioni ben 586.477,86 euro, con una punta mensile di 61.110,90 in marzo (58.934,20 a dicembre e 57.192,71 in febbraio, poi via via gli altri mesi). Al convento dei Frati di Montuzza sono andati precisamente e direttamente, tramite le scelte dei lettori, 93.701,11 euro lo scorso anno.

Oltre quota 35mila, come riportato nel grafico qui a fianco (che include i destinatari di elargizioni che sommate hanno superato la quota complessiva di cinquemila euro), l’Associazione Goffredo de Banfield e la Fondazione Luchetta - Ota - D’Angelo e Hrovatin. A seguire, il comitato regionale dell’Associazione italiana ricerca contro il cancro (Airc) e l’Associazione genitori malati emopatici e neoplasici (Agmen), rispettivamente con più di 34mila e più di 30mila euro. Cifra, quest’ultima, che viene sfiorata dalla Comunità di San Martino al Campo. A 28mila euro abbondanti il Centro tumori “Lovenati” e sopra i 24mila l’Associazione Azzurra - Malattie rare. A seguire, come riepilogato dal grafico, gli altri enti, in generale accomunati tutti dal carattere sociale e assistenziale (anche, in alcuni casi, in chiave di ricerca e di sanità) delle rispettive attività.

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