«Le Ferrovie devono riaprire la Transalpina»

La tratta ferroviaria della linea Transalpina tra Opicina e Campo Marzio è inagibile e lo resterà - avevano fatto sapere circa tre mesi fa le Ferrovie dello Stato - almeno al 2016, a causa di un cedimento strutturale alla galleria Revoltella e di alcuni guasti sui binari. Ma ora l’Autorità portuale chiede al governo di intervenire per far sì che le Ferrovie rimettano ben prima in funzione la tratta.
La presidente dell’Autorità portuale Marina Monassi ha indirizzato infatti nei giorni scorsi una nota «al vertice del Gruppo Ferrovie dello Stato e, per conoscenza, alla presidente della Regione e alla Direzione generale per i Porti del ministero delle Infrastrutture e trasporti», precisa l’Authority. In ballo, appunto, la «temporanea sospensione della percorribilità sulla tratta ferroviaria Campo Marzio-Villa Opicina».
In particolare, spiega l’Authority, «si è posto l’accento sul fatto che tale provvedimento interno di Rfi nella sostanza costituisce una rilevante limitazione all’accesso via ferro alle infrastrutture del Porto di Trieste, in palese contrasto con le obbligazioni assunte dal nostro Paese in sede internazionale a seguito dei trattati e dei relativi dispositivi a suo tempo sottoscritti circa l’impegno a mantenere la più ampia accessibilità al porto stesso».
Monassi fa sapere di avere sensibilizzato «l’attenzione della Direzione generale per i Porti del competente ministero a verificare se il mantenimento in esercizio delle infrastrutture in questione, al di là degli aspetti di mero costo di gestione e/o manutenzione, possa a tutti gli effetti rivestire carattere di obbligatorietà in capo al gestore della rete»: se dunque le Ferrovie possano essere obbligate a rimettere in funzione la tratta, viste anche «le contribuzioni erogate nel tempo dallo Stato al Gruppo Fs a seguito degli accordi internazionali sottoscritti con l’Austria e l’Ungheria per l’utilizzo del porto di Trieste»
Alle Fs in particolare l’Authority ha «ribadito che la linea in questione, pur non venendo regolarmente utilizzata per il traffico merci a causa della rilevante pendenza, rappresenta un’eventuale via di emergenza comunque fruibile in caso di eventi straordinari che possano incidentalmente interrompere il collegamento ferroviario costiero, sì da non isolare completamente gli impianti portuali di Trieste dalla rete nazionale ed europea».
Per tutti questi motivi «la presidente dell’Autorità portuale Monassi ha chiesto un sollecito ripristino della circolazione sull’infrastruttura ferroviaria in questione, intervenendo prontamente sugli inconvenienti tecnici che ne hanno determinato la temporanea interruzione».
Riproduzione riservata © Il Piccolo








