Le libecciate mettono sottosopra la spiaggia

Il Comune accantona 300mila euro per la spesa di rimozione di detriti e alghe portate dalle onde
Di Laura Blasich
Bonaventura Monfalcone-13.02.2016 Rifiuti-Marina Julia-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.02.2016 Rifiuti-Marina Julia-foto di Katia Bonaventura

Le ultime libecciate hanno depositato sulla spiaggia di Marina Julia non solo cumuli di alghe, qualche bottiglia di plastica e rami, accumulando la ghiaia con cui è stato effettuato il ripascimento del litorale verso il retrospiaggia. Sulla riva le forti onde di qualche giorno fa e delle precedenti mareggiate che si sono susseguite nel corso dell’inverno hanno fatto arenare sulla riva due alberi della lunghezza di una decina di metri, un pino italico, con tanto di radici, e un pioppo. Quest’ultimo è stato sospinto nella zona antistante il tratto affidato in concessione ai privati del bar Number One e la sua rimozione, viste le dimensioni, rischia di rappresentare un problema non da poco.

Quanto è stato depositato sul litorale dalle burrasche invernali sarà comunque rimosso prima dell’inizio della stagione estiva con una pulizia straordinaria cui, però, dovrà seguire quella periodica delle alghe e che, di fatto, “pesa” di più, anche in termini economici al Comune. Nel 2015 sono stati raccolti e quindi in discarica smaltiti 265.780 chilogrammi, cioè 2.658 quintali, di materiale spiaggiato. Le previsioni per il 2016, non essendo ovviamente possibile una quantificazione esatta, si basano sull’andamento degli anni passati e pertanto il Comune ipotizza prudenzialmente un quantitativo pari di 300mila chilogrammi per una spesa complessiva di 85.783 euro. Il costo, per oltre la metà (45.105 euro), è legato allo smaltimento in discarica del materiale che, anche se nella quasi totalità organico, non può essere inviato agli impianti di compostaggio, anche se alcuni anni fa a Grado si stava vagliando l’ipotesi di realizzarne uno dedicato e in grado di servire anche Monfalcone e Staranzano. L’impegno finanziario, del resto, è in costante aumento, poiché l’accumulo delle alghe nelle spiagge, a causa di sciroccate e libecciate e dei movimenti marini è in crescendo.

Stando al Comune di Monfalcone, la spesa per la raccolta sulla spiaggia ammonterà a 19.000 euro e il trasporto in discarica altri 11.000 euro, cifre cui va infine aggiunta l’Iva, pari a 11.000 euro. A fronte della normativa esistente, l’amministrazione comunale ha comunque presentato domanda di contributo alla Regione per coprire i costi. Nella richiesta, l’ente locale sottolinea come «il fenomeno si accentua in modo considerevole in occasione di mareggiate, stante anche la conformazione della costa che non offre alcun riparo naturale o artificiale che argini l’attività del mare». Da qui la necessità di provvedere alla raccolta del materiale con frequenza giornaliera nel periodo estivo e puntuale nel momento in cui si verifichino eventi particolari o condizioni meteorologiche avverse. La raccolta è inoltre di tipo manuale (con forconi o rastrelli) e il materiale viene poi trasportato con mezzi meccanici ai container posti sul retrospiaggia e infine in discarica per lo smaltimento.

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