Ledri se ne va dalla Git per protesta

Il componente del Cda nominato dal Comune contesta la “sottomissione” alla Regione e il progetto-Terme
Di Antonio Boemo

GRADO. La Git perde uno dei suoi componenti del Cda. Rimangono alla guida il presidente Alessandro Lovato e l’amministratore delegato, Mauro Bigot. Perchè il dottor Bruno Ledri ha rassegnato le dimissioni. Ledri era stato indicato dal Comune di Grado e ora dovrà essere il commissario straordinario all’ente locale, Claudio Kovatsch, a indicare il nuovo componente del Cda di quella che è considerata l’erede della gloriosa e mai dimenticata Azienda di Soggiorno.

Il motivo delle dimissioni di Ledri è da ricercarsi specificatamente in due argomentazioni: la piena sottomissione della Git ai voleri della Regione che, ricordiamo, è socio di maggioranza della società (la Regione attraverso Turismo Fvg detiene l’86,21%, il Comune il 10,61%, la Camera di commercio il 2,55% e i privati della Itur lo 0,62%) e il fatto che la nuova grande iniziativa della quale tanto si parla ma che non ha ancora preso l’avvio ufficiale, cioè la realizzazione delle “Nuove Terme Marine”, non prevede più la contestuale predisposizione di un impianto di sabbiature. Un aspetto che, almeno nella prima ipotesi progettuale le prevedeva, seppur all’esterno, ma adiacenti, dell’edificio termale. Ora invece a quanto pare proprio niente. I finanziamenti attuali paiono non sufficienti per entrambe le cose, ma le intenzioni e la volontà di tutti pare siano rimaste intatte. Fatto sta che, come forma di protesta, il dottor Bruno Ledri ha rassegnato le dimissioni, anche perché del nuovo progetto pare ne siano dettagliatamente a conoscenza solo in Regione. Del resto le sabbiature rappresentano la storia di Grado avendo promosso in modo capillare il nome dell’isola anche all’estero. Questa particolare cura con la sabbia è assurta anche agli onori della cronaca nazionale per il fatto che a frequentare l’impianto psammatoterapico gradese ci sono stati i più importanti calciatori nazionali e anche della nazionale (ma anche campioni di altri sport). Ma torniamo alle dimissioni di Ledri. Innanzitutto c’è la conferma da parte del presidente Alessandro Lovato delle avvenute dimissioni e la precisazione che si tratta di una cosa che «non è di competenza del Cda, ma dell’assemblea dei soci che sarà interessata direttamente dopo che il Comune avrà indicato il suo nome». Indicazione che sarà per forza di cose fatta dal commissario Kovatsch in quanto è impensabile che si arrivi a stagione inoltrata (il rinnovo elettorale è previsto per metà giugno) per l’ingresso nel Cda del nuovo componente. «Ci devo pensare - afferma il commissario – devo approfondire e verificare la situazione. Oggi – prosegue - prendo atto delle dimissioni di Ledri e penso che comunque anche le sabbiature che fanno parte del bagaglio culturale di Grado debbano trovare collocazione nel contesto del nuovo impianto termale». Non sarà una scelta facile quella del commissario per trovare il nuovo componente del Cda. Di certo, però, a questo punto gli “appetiti” politici non mancheranno. L’indicazione precedente, cioè quella di Ledri, l’aveva fatta il sindaco Edoardo Maricchio del centrodestra, ma chi ci sarà alla guida della città dopo la metà del prossimo mese di giugno?

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